Maledizione contro i farisei
22. (Giovanni Battista). Ma
vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro:
"Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire l'ira futura? Fate
dunque dei frutti degni del ravvedimento. Non pensate di dire dentro di
voi: 'Abbiamo per padre Abramo'; perché io vi dico che da queste pietre
Dio può far sorgere dei figli ad Abramo. Ormai la scure è posta alla
radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, viene
tagliato e gettato nel fuoco". (Matteo 3:7-10)
23.
“Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei
cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare
quelli che cercano di entrare.
Guai a voi, scribi e farisei
ipocriti, perché divorate le case delle vedove e fate lunghe preghiere
per mettervi in mostra; perciò riceverete maggior condanna.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché viaggiate per mare e per
terra per fare un proselito; e quando lo avete fatto, lo rendete figlio
della geenna il doppio di voi.
Guai a voi, guide cieche, che
dite: Se uno giura per il tempio, non importa;ma se giura per l'oro del
tempio, resta obbligato. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o
il tempio che santifica l'oro? E se uno, voi dite, giura per l'altare,
non importa; ma se giura per l'offerta che c'è sopra, resta obbligato.
Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che santifica
l'offerta? Chi dunque giura per l'altare, giura per esso e per tutto
quello che c'è sopra; e chi giura per il tempio, giura per esso e per
Colui che lo abita; e chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e
per Colui che vi siede sopra.
Guai a voi, scribi e farisei
ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e
trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la
misericordia e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza
tralasciare le altre. Guide cieche, che filtrate il moscerino e
inghiottite il cammello.
Guai a voi, scribi e farisei
ipocriti, perché pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, mentre
dentro sono pieni di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci
prima l'interno del bicchiere e del piatto, affinché anche l'esterno
diventi pulito.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché
siete simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma
dentro sono pieni d'ossa di morti e d'ogni immondizia. Così anche voi,
di fuori sembrate giusti alla gente; ma dentro siete pieni d'ipocrisia e
d'iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché
costruite i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti e dite:
'Se fossimo vissuti ai tempi dei nostri padri, non saremmo stati loro
complici nello spargere il sangue dei profeti!' In tal modo voi
testimoniate contro voi stessi, di essere figli di coloro che uccisero i
profeti. E colmate pure la misura dei vostri padri! Serpenti, razza di
vipere, come scamperete al giudizio della geenna? Perciò ecco, io vi
mando dei profeti, dei saggi e degli scribi; di questi, alcuni ne
ucciderete e metterete in croce; altri ne flagellerete nelle vostre
sinagoghe e li perseguiterete di città in città, affinché ricada su di
voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto
Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che voi uccideste
fra il tempio e l'altare. Io vi dico in verità che tutto ciò ricadrà su
questa generazione”. (Matteo 23:13-36)
Le mie parole non passeranno
24.
Allora i suoi discepoli si avvicinarono e gli dissero: “Sai che i
farisei quando hanno udito questo discorso, ne sono rimasti
scandalizzati?” Egli rispose loro: “Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata, sarà sradicata. Lasciateli;
sono ciechi, guide di ciechi; ora se un cieco guida un altro cieco,
tutti e due cadranno in un fosso”. (Matteo 15:12-14)
25. “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”. (Matteo 24:35)
26.
Le parole di Gesù non passeranno, perché esse saranno vere in tutti i
tempi. Il suo codice morale sarà eterno, perché racchiude le condizioni
del bene, che conducono l'uomo al suo destino eterno. Ma le sue parole
sono pervenute fino a noi non contaminate da mescolanze e da false
interpretazioni? Ne hanno afferrato lo spirito tutte le sette cristiane?
Qualcuna di queste non ne avrà forse alterato il vero significato, in
seguito a dei pregiudizi e all'ignoranza delle leggi della natura?
Qualcuna non le avrà trasformate in strumento di dominazione per servire
le sue ambizioni e i suoi interessi materiali, una sorta di pedana, non
per innalzarsi verso il cielo, ma per elevarsi sulla Terra? Si sono
tutte le sette cristiane proposte come regola di condotta la pratica
delle virtù, di cui Gesù ha fatto l'espressa condizione della salvezza?
Sono esse tutte esenti dai rimproveri che Gesù indirizzava ai farisei
del suo tempo? Alla fine, sono esse tutte l'espressione pura della sua
dottrina, nella teoria come nella pratica?
Essendo la verità
una, non può trovarsi in affermazioni contrarie, né Gesù ha potuto voler
dare alle sue parole un doppio significato. Se, dunque, le varie sette
si contraddicono, se le une considerano come vero ciò che le altre
condannano' come eresia, è impossibile che esse si trovino tutte nella
verità. Se tutte avessero compreso il vero significato dell'insegnamento
evangelico, si sarebbero incontrate sul medesimo terreno e non
sarebbero esistite delle sette.
Ciò che non passerà è il vero senso delle parole di Gesù; ciò che passerà è quanto gli uomini hanno costruito sul falso senso ch'essi hanno dato a quelle medesime parole.
Avendo Gesù come missione quella di trasmettere agli uomini il
pensiero di Dio, soltanto la sua dottrina pura può essere l'espressione
di questo pensiero.È per questo ch'egli ha detto: Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata, sarà sradicata.