5. Il diluvio asiatico è
evidentemente posteriore all'apparizione dell'uomo sulla Terra, poiché
se n'è conservata la memoria, attraverso la tradizione, presso tutti i
popoli di quella parte del mondo, i quali l'hanno consacrato nelle loro
teogonie. [40]
[40] La leggenda indiana sul diluvio narra,
secondo il libro dei Veda, che il dio Brahma, trasformatosi in pesce, si
rivolse al pio monarca Vaivaswata e gli disse: "Il momento della
dissoluzione dell'universo è ormai giunto. Ben presto tutto ciò che
esiste sulla Terra sarà distrutto. Bisogna che tu costruisca una nave
sulla quale t'imbarcherai, dopo aver preso con te i semi di tutti i
vegetali. Mi attenderai su questa nave, e io verrò da te e avrò sulla
testa un corno per far sì che tu mi riconosca". Il santo monarca obbedì.
Costruì una nave, vi s'imbarcò e attaccò una fune molto resistente al
corno del pesce. La nave fu trascinata pei parecchi anni, con una
velocità estrema, in mezzo alle tenebre di una spaventosa tempesta,
finché approdò sulla sommità del monte Himawat (Himalaya). Il dio Brahma
raccomandò quindi a Vaivaswata di creare tutti gli esseri e di
ripopolare la Terra. L'analogia di questa leggenda con il racconto
biblico di Noè è straordinaria. Dall'India era passata in Egitto, così
come un'infinità di altre credenze. Ora, siccome il libro dei Veda è
anteriore a quello di Mosè, il racconto che vi si trova sul diluvio non
può essere a imitazione di quest'ultimo. È probabile, perciò, che Mosè,
il quale aveva studiato le dottrine dei sacerdoti egiziani, abbia tratto
da quelle la sua descrizione.
Esso è ugualmente posteriore
al grande diluvio universale che segnò l'inizio dell'attuale periodo
geologico. Quando si parla di uomini e di animali antidiluviani, il
riferimento è sempre rivolto a quel primo cataclisma.