LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo

Allan Kardec

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17. La forma finora impiegata per le predizioni ne fa degli autentici enigmi, spesso indecifrabili. Questa forma misteriosa e cabalistica, di cui Nostradamus ci offre il genere più completo, conferisce a tali predizioni un certo prestigio agli occhi del volgo, il quale dà a esse tanto più valore, quanto più incomprensibili sono. Per la loro ambiguità esse si prestano alle più diverse interpretazioni; cosicché, secondo il senso attribuito a certe parole allegoriche o convenzionali, secondo il modo attraverso cui si effettua il calcolo bizzarramente complicato delle date, e con un po' di buona volontà, vi si trova quasi tutto ciò che si vuole.

Comunque sia, bisogna convenire che alcune predizioni hanno un carattere serio e confondono con la loro veridicità. È probabile che, un tempo, questa forma velata abbia avuto la sua ragion d'essere e anche la sua necessità.

Al giorno d'oggi le circostanze non sono più le stesse; il positivismo del secolo mal si adatterebbe al linguaggio sibillino. Perciò, le predizioni dei giorni nostri non ostentano più quelle strane forme di linguaggio; le predizioni che fanno gli Spiriti non hanno niente di mistico; essi parlano usando il linguaggio di tutti, come avrebbero fatto da vivi, poiché non hanno cessato di appartenere all'umanità; ci avvertano delle cose future, personali o generali, quando ciò può essere utile e nella misura della perspicacia di cui sono dotati, proprio come farebbero dei consiglieri o degli amici. Le loro previsioni, dunque, sono degli avvertimenti — che nulla tolgono al libero arbitrio — piuttosto che delle predizioni propriamente dette, che implicherebbero una fatalità assoluta. La loro opinione, inoltre, è quasi sempre motivata, perché essi non vogliono che l'uomo annulli la sua ragione sotto una fede cieca e desiderano ch'egli ne consideri l'esattezza.