5. Il punto di partenza del
fluido universale è il grado di purezza assoluta, della quale niente può
darci un'idea. Il punto opposto è quello in cui tale fluido si
trasforma in materia tangibile. Tra questi due estremi, esistono
innumerevoli trasformazioni che si avvicinano più o meno ora all'uno ora
all'altro estremo. I fluidi più vicini alla materialità, e di
conseguenza i meno puri, compongono ciò che si può chiamare l'atmosfera spirituale terrestre. È
in questo ambiente, dove egualmente vari sono i gradi di purezza, che
gli Spiriti incarnati o disincarnati di questo pianeta attingono gli
elementi necessari all'economia della loro esistenza. Quei fluidi, per
quanto siano per noi sottili e impalpabili, non cessano per questo di
essere di natura grossolana comparativamente ai fluidi eterei delle
regioni superiori.
Lo stesso accade sulla superficie di tutti
i mondi, eccezion fatta per le differenze di costituzione e le
condizioni di vitalità, proprie di ciascuno individuo. Meno la vita su
questi mondi è materiale, meno i fluidi spirituali hanno affinità con la
materia propriamente detta.
La qualifica di fluidi spirituali non è rigorosamente esatta, poiché in definitiva si tratta sempre della materia, più o meno quintessenziata. Di realmente spirituale
non vi è che l'anima o principio intelligente. Li si designa così in
senso relativo e in ragione soprattutto della loro affinità con gli
Spiriti. Si può dire che sono la materia del mondo spirituale: è per
questo che li si chiama fluidi spirituali.