36.
È da notare che le apparizioni tangibili hanno solo le apparenze della
materia carnale, ma non potrebbero averne le qualità. In virtù della
loro natura fluidica, esse non possono avere la medesima coesione della
materia perché in esse, in realtà, non è di carne che si tratta.
Istantaneamente si formano e istantaneamente scompaiono, oppure
evaporano a causa della disgregazione delle molecole fluidiche. Gli
esseri che si presentano in queste condizioni non nascono né muoiono
come gli altri uomini. Li si vede e poi non li si vede più, senza sapere
né da dove vengano, né come siano venuti, né dove vadano. Ucciderli non
si potrebbe, né incatenarli e neppure incarcerarli, poiché non hanno un
corpo carnale. I colpi che uno sferrasse contro di loro,
raggiungerebbero il vuoto.
Tale è il carattere degli ageneri,
con i quali ci si può intrattenere senza sospettare ciò ch'essi sono
realmente. Però, non fanno mai dei lunghi soggiorni, né possono
diventare gli abituali commensali di una casa, né figurare tra i membri
di una famiglia.
Vi è, d'altronde, in tutta la loro persona e
nei loro comportamenti, qualcosa di strano e di insolito che deriva sia
dalla materialità sia dalla spiritualità. Il loro sguardo, vago e nello
stesso tempo penetrante, non ha la chiarezza dello sguardo indirizzato
dagli occhi corporei. Il loro linguaggio conciso e quasi sempre
sentenzioso non ha nulla della vivacità e della leggerezza del
linguaggio umano. Il loro accostarsi fa provare una particolare e
indefinibile sensazione di sorpresa, che ispira una sorta di timore; pur
prendendoli per individui simili a tutti gli altri, ci troviamo, a
esclamare involontariamente: "Ecco un essere davvero singolare!" [73]
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[73] Esempi di apparizioni vaporose o tangibili e di ageneri: Rivista Spiritista, gennaio
1858, pag. 24; - ottobre 1858, pag. 291; - gennaio 1859, pag. 11; -
febbraio 1859, pag. 38; - marzo 1859, pag. 80; - agosto 1859, pag. 210; -
novembre 1859, pag. 303; - aprile 1860, pag. 117; - maggio 1860, pag.
150; - luglio 1861, pag. 199; - aprile 1866, pag. 120; - "Il contadino
Martin, presentato a Luigi XVIII, dettagli completi"; dicembre 1866,
pag. 353.
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