6. Dal momento che si
ammette la sollecitudine di Dio verso le Sue creature, perché non si
dovrebbe ammettere che Spiriti — in grado, con la loro energia e la
superiorità delle loro cognizioni, di far progredire l'umanità —
s'incarnino, per volontà di Dio, con l'obiettivo di concorrere al
progresso in un determinato senso? Perché non ammettere che essi
ricevono una missione, così come un ambasciatore ne riceve una dal suo
sovrano? Questo è il ruolo dei grandi geni. Che cosa verrebbero a fare
se non per insegnare agli uomini verità che essi ignorano e che
avrebbero continuato a ignorare ancora per lunghi periodi? Che cosa
verrebbero a fare se non per dare loro un basamento mediante il quale
essi potranno elevarsi più rapidamente? Questi geni, che appaiono
attraverso i secoli come fulgide stelle, lasciando dietro di sé una
lunga scia luminosa sull'umanità, sono dei missionari o, se si
preferisce, dei messia. Le cose nuove ch'essi insegnano agli uomini, sia
nel campo fisico sia nel campo filosofico sono rivelazioni.
Se Dio fa nascere dei rivelatori per le verità scientifiche, Egli
può, a maggior ragione, farne nascere per le verità morali, che sono tra
gli elementi essenziali del progresso. Sono, questi, i filosofi, le cui
idee hanno attraversato i secoli.