2. Senza alcun pregiudizio
circa la natura del Cristo, che non entra nel quadro d'esame di
quest'opera, e considerandolo, per ipotesi, soltanto come uno Spirito
superiore, non ci si può esimere dal riconoscere in lui uno degli
Spiriti dell'ordine più elevato, e che è collocato per le sue virtù ben
al di sopra dell'umanità terrena. Per gli immensi risultati che ha
prodotto, la sua incarnazione in questo mondo non poteva essere che una
di quelle missioni affidata soltanto ai diretti messaggeri della
Divinità per la realizzazione dei Suoi disegni. Anche supponendo che
egli non fosse Dio stesso, ma un inviato di Dio per trasmettere la Sua
parola, sarebbe comunque più di un profeta, poiché sarebbe un Messia
divino.
Come uomo, egli aveva l'organismo di ogni essere
carnale; ma come puro Spirito, distaccato dalla materia, doveva vivere
senz'altro più della vita spirituale che di quella carnale, di cui però
non possedeva affatto le debolezze. La
superiorità di Gesù sugli uomini non derivava affatto dalle qualità
particolari del suo colpo, ma dalle qualità del suo Spirito, che
dominava la materia in maniera assoluta, e da quelle del suo
perispirito, tratto dalla parte più quintessenziata dei fluidi terrestri
(cap. XIV, n. 9). La sua anima non doveva essere legata al corpo
che per i legami strettamente indispensabili; costantemente liberata,
essa doveva dargli una doppia vista non
solo permanente, ma anche di una penetrazione eccezionale e ben
altrimenti superiore a quella ordinaria che possiedono gli uomini
comuni. Lo stesso doveva essere riguardo a tutti i fenomeni che
dipendono dai fluidi perispiritistici o psichici. La qualità di questi
fluidi gli donava una immensa potenza magnetica, favorita
dall'incessante desiderio di compiere il bene.
Nelle guarigioni ch'egli operava, agiva come medium? Possiamo
considerarlo come un potente medium guaritore? No, perché il medium è
un intermediario, uno strumento di cui si servono gli Spiriti
disincarnati. Orbene, il Cristo non aveva certo bisogno di assistenza,
proprio lui che assisteva gli altri! Egli agiva perciò da solo, in virtù
del suo potere personale, come possono fare in certi casi gli incarnati
e nella misura delle loro forze. Quale Spirito d'altronde avrebbe mai
osato insinuargli i suoi propri pensieri, incaricandolo di trasmetterli?
Se egli riceveva un influsso estraneo, questo non poteva essere che
quello di Dio. Secondo una definizione data da uno Spirito, egli era medium di Dio.