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Gli animali sono ancora acquatici o tutt'al più anfibi; la vita animale
sulla terra arida fa pochi progressi. Una prodigiosa quantità di
animali con conchiglia si sviluppa in seno ai mari in seguito alla
formazione delle materie calcaree; prendono vita nuovi pesci,
dall'organismo più perfezionato di quello del periodo precedente; si
vedono apparire i primi cetacei. Gli animali più caratteristici di
questo periodo sono i rettili mostruosi. Qui di seguito diamo un breve
elenco dei principali.
L'ittiosauro, specie
di pesce-lucertola che giungeva fino ai 10 metri di lunghezza, e le cui
mascelle, prodigiosamente allungate, erano armate di 180 denti. In
generale la sua forma ricorda un po' quella di un coccodrillo, ma senza
la corazza scagliosa. I suoi occhi avevano il volume della testa di un
uomo; aveva pinne natatorie come la balena e, come la balena, rigettava
l'acqua dagli sfiatatoi.
Il plesiosauro, altro
rettile marino, grande quanto l'ittiosauro, aveva un collo lungo in
modo abnorme, che si snodava come quello di un cigno, dandogli l'aspetto
di un enorme serpente attaccato a un corpo di tartaruga. Aveva la testa
di una lucertola e i denti di un coccodrillo; la sua pelle doveva
essere liscia come quella dell'ittiosauro, poiché non è stata trovata
traccia né di scaglie né di carapace. [29]
Il teleosauro si
avvicina molto agli attuali coccodrilli, i quali sembrano esserne le
copie ridotte. Come questi ultimi, aveva una corazza scagliosa e viveva
sia nell'acqua sia sulla terra; la sua lunghezza era intorno ai 10
metri, di cui ben 3 o 4 solo per la testa; le fauci, enormi, avevano
un'apertura di 2 metri.
Il megalosauro, grande
lucertola, era una specie di coccodrillo di 14 o 15 metri di lunghezza,
essenzialmente carnivoro, nutrendosi di rettili, di piccoli coccodrilli
e di tartarughe. La sua formidabile mascella era armata di denti a
forma di lama di roncola a doppio taglio, curvati all'indietro, di modo
che, una volta penetrati nella preda, a questa non era più possibile di
liberarsi.
L' iguanodonte, la
più grande delle lucertole che siano mai esistite sulla Terra, misurava
tra i 20 e i 25 metri, dalla testa all'estremità della coda. Il suo muso
era sormontato da un corno osseo simile a quello dell'iguana dei giorni
nostri, dalla quale sembra differire solo per la taglia, raggiungendo
quest'ultima appena 1 metro di lunghezza. La forma dei denti prova che
era erbivoro, e quella dei piedi che era un animale terrestre.
Lo pterodattilo era
uno strano animale della grandezza d'un cigno, che aveva nello stesso
tempo il corpo di un rettile e la testa di un uccello. Una membrana
carnosa, simile a quella dei pipistrelli, gli univa le dita, che erano
di una prodigiosa lunghezza. Di tale membrana si serviva come di un
paracadute, quando si precipitava sulla preda dall'alto di un albero o
di una roccia. Non aveva affatto ‘un becco corneo come gli uccelli, ma
le ossa delle mascelle, lunghe quanto la metà del corpo e dotate di
denti, terminavano a punta come un becco.
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[29] I
primo fossile di questo animale è stato scoperto in Inghilterra nel
1823. Dopo, ne sono stati trovati altri in Francia e in Germania.
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