4. La chimica, i cui
progressi sono stati così rapidi dopo la mia epoca, e che gli stessi
seguaci relegavano ancora nel dominio segreto della magia, questa nuova
scienza, dunque, si può a giusto titolo considerare come la figlia del
secolo dell'osservazione e come unicamente basata, ben più solidamente
delle sue sorelle maggiori, sul metodo sperimentale. La chimica, dico,
ha fatto tabula rasa dei quattro elementi primitivi che gli Antichi
avevano concordato di riconoscere nella natura. La chimica ha dimostrato
che l'elemento terrestre non è che la combinazione di sostanze diverse
variate all'infinito; ha dimostrato che l'aria e l'acqua sono egualmente
scomponibili e sono il prodotto di un certo numero di gas equivalenti;
che il fuoco, lungi dall'essere anch'esso un elemento principale, non è
che uno stato della materia, risultante dal movimento universale al
quale essa è sottoposta, e da una combustione sensibile o latente.
In compenso essa ha scoperto un numero considerevole di principi
fino ad allora sconosciuti, che le è subito parso possibile potessero
formare, attraverso loro determinate combinazioni, le diverse sostanze e
i diversi corpi che essa ha studiato, e che agiscono simultaneamente,
secondo certe leggi e in certe proporzioni, nei lavori che si realizzano
nel grande laboratorio della natura. Questi principi sono stati dalla
chimica denominati corpi semplici, precisando
così ch'essa li considera primitivi e indecomponibili e che nessuna
operazione, fino a oggi, potrebbe ridurli in parti relativamente più
semplici di quanto essi stessi già non siano. [15]
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[15] I principali corpi semplici sono: tra i corpi non metallici,
l'ossigeno, l'idrogeno, l'azoto, il cloro, il carbonio, il fosforo, lo
zolfo, lo iodio; fra i corpi metallici, l'oro, l'argento, il platino, il
mercurio, il piombo, lo stagno, lo zinco, il ferro, il rame,
l'arsenico, il sodio, il potassio, il calcio, l'alluminio ecc.
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