22. Prima di tutto
osserviamo che se, al momento della creazione di Adamo ed Eva, la loro
anima fosse stata appena tratta dal nulla, come ci viene insegnato, essi
avrebbero dovuto essere dei novizi in tutte le cose; non avrebbero cioè
dovuto sapere che cosa vuol dire morire. Poiché erano soli sulla
Terra, fin tanto che vissero nel paradiso terrestre, essi non avevano
visto nessuno morire. Come, dunque, avrebbero potuto comprendere in che
cosa consisteva la minaccia di morte che Dio faceva loro? Come Eva
avrebbe potuto comprendere che partorire nel dolore sarebbe stata una
punizione, dal momento che, essendo appena nata alla vita, ella non
aveva mai avuto figli ed era anche la sola donna al mondo?
Le
parole di Dio non dovevano perciò avere alcun senso per Adamo ed Eva.
Appena tratti dal nulla, essi certamente non sapevano né perché né come
ne fossero usciti. E certamente non comprendevano né il Creatore né lo
scopo della proibizione che veniva loro fatta. Senza alcuna esperienza
delle condizioni della vita, essi hanno peccato come dei bambini, i
quali agiscono senza discernimento. Ciò rende ancora più incomprensibile
la terribile responsabilità che Dio ha fatto pesare su di loro e
sull'umanità tutta intera.