3. Se ora usciamo dal campo
delle cose puramente materiali ed entriamo, per mezzo del pensiero,
nell'ambito della vita spirituale, noi vedremo questo fenomeno prodursi
su più vasta scala. Gli Spiriti smaterializzati sono come l'uomo della
montagna: lo spazio e la durata non esistono per loro. Ma l'estensione e
la penetrazione della loro vista sono proporzionali alla loro
purificazione e alla loro elevazione nella gerarchia spirituale; essi
sono, in confronto agli Spiriti inferiori, come l'uomo dotato di un
potente telescopio, accanto a quello che non ha che i propri occhi.
Negli Spiriti inferiori, la visione è circoscritta, non solo perché
soltanto difficilmente possono allontanarsi dal globo al quale sono
legati, ma anche perché la grossolanità del loro perispirito vela le
cose distanti, proprio come farebbe una nebbia per gli occhi del corpo.
Si comprende pertanto come uno Spirito possa abbracciare, secondo il
suo grado di perfezione, un periodo di alcuni anni, di alcuni secoli e
anche di parecchie migliaia di anni. Perché, in fondo, che cos'è un
secolo di fronte all'infinito? Gli eventi non si dipanano affatto
consequenzialmente davanti a lui, come gli incidenti della strada del
viaggiatore: egli vede simultaneamente l'inizio e la fine del periodo;
tutti gli avvenimenti che, in quel periodo, sono il futuro per l'uomo
della Terra, per lui sono il presente. Potrebbe, pertanto, venire a
dirci con sicurezza: la tal cosa accadrà nella tale epoca; infatti egli
vede questa cosa, come l'uomo della montagna vede ciò che attende il
viaggiatore sulla strada. Se non lo fa è perché la conoscenza del futuro
nuocerebbe all'uomo; ostacolerebbe il suo libero arbitrio; lo
paralizzerebbe nel lavoro ch'egli deve compiere per il suo progresso. Il
bene e il male che l'attendono, trovandosi nel campo dell'ignoto,
costituiscono per lui la prova.
Se una tale facoltà, anche se
limitata, si può contare fra gli attributi della creatura umana, a
quale grado di potere dovrà mai elevarsi nel Creatore, che abbraccia
l'infinito? Per Lui il tempo non esiste: l'inizio e la fine dei mondi
sono il presente. In questo immenso panorama, che cosa sarà mai la
durata della vita d'un uomo, d'una generazione, d'un popolo?