LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo

Allan Kardec

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9. Dobbiamo inoltre considerare che questa percezione non si limita all'estensione, ma che essa comprende la penetrazione di tutte le cose. Essa è, lo ripetiamo, una facoltà inerente e proporzionata allo stato di smaterializzazione. Questa facoltà viene attenuata dall'incarnazione, ma non ne è completamente annullata, poiché l'anima non è racchiusa nel corpo come fosse in una scatola. L'incarnato la possiede, benché sempre a un livello minore di quando è completamente libero. È questo che conferisce a certi uomini un potere di penetrazione che manca invece totalmente ad altri, una maggiore giustezza nel colpo d'occhio morale, una più facile comprensione delle cose extramateriali. Lo Spirito incarnato non solo percepisce, ma ricorda anche ciò che ha visto allo stato di Spirito, e questo suo ricordare è come un quadro che gli si ridisegna nella mente. Nell'incarnazione, egli vede, ma vagamente e come attraverso un velo; allo stato libero, egli vede e concepisce chiaramente. Il principio della vista non è al di fuori di lui, ma in lui. È per questo ch'egli non ha bisogno della nostra luce esteriore. Attraverso lo sviluppo morale il campo delle idee e dei concetti si allarga; attraverso la smaterializzazione graduale del perispirito, questo si purifica di quegli elementi grossolani che alteravano la delicatezza delle percezioni; per cui diventa facile comprendere come l'ampliamento di tutte le facoltà accompagni il progresso dello Spirito.