8. Non è concesso all'uomo di sondare la natura intima di Dio. Per comprendere Dio, ci manca ancora il senso che si acquisisce soltanto con la completa purificazione dello Spirito. Ma
se l'uomo non può penetrarne l'essenza, essendo data la Sua esistenza
come premessa, può, con il ragionamento, arrivare alla conoscenza dei
Suoi attributi necessari. Infatti, l'uomo, vedendo ch'Egli non può non
essere, senza cessare d'essere Dio, ne conclude ch'Egli deve essere.
Senza la conoscenza degli attributi di Dio, sarebbe impossibile
comprendere l'opera della creazione. Questo è il punto di partenza di
tutte le fedi religiose, ed è per non aver fatto riferimento a essa —
come a un faro che poteva dirigerle — che parecchie religioni hanno
errato nei loro dogmi. Quelle che non hanno attribuito a Dio
l'onnipotenza hanno immaginato una pluralità di dei; quelle che non Gli
hanno attribuito la suprema bontà, ne hanno fatto un dio geloso,
collerico, parziale e vendicativo.