IL CIELO E L'INFERNO OVVERO LA GIUSTIZIA SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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10. L'evocazione, si dice, è una mancanza di rispetto per i morti, di cui non bisogna turbare le ceneri. Chi dice questo? Sono gli antagonisti di due campi opposti che si danno la mano: i non credenti, che non credono alle anime, e quelli che, pur credendovi, pretendono che esse non possano venire, e che si presenti il solo demonio.

Quando l'evocazione è fatta religiosamente e con raccoglimento; quando gli Spiriti sono chiamati, non per curiosità, ma per un sentimento di affetto e di simpatia, e con il desiderio sincero di istruirsi e di diventare migliori, non si vede che cosa ci sarebbe d'irriverente nel chiamare le persone dopo la morte piuttosto che quando sono ancora in vita. Ma c'è un'altra risposta perentoria a questa obiezione, ed è quella secondo cui gli Spiriti vengono liberamente e non per costrizione; vengono spontaneamente anche senza essere chiamati; testimoniano la loro soddisfazione nel comunicare con gli uomini e s i lamentano spesso dell'oblio in cui sono a volte lasciati. Se fossero disturbati nella loro quiete o fossero scontenti del nostro appello, essi lo direbbero oppure non verrebbero affatto. Poiché sono liberi, quando vengono è perché a loro ciò aggrada.