17. Ci sono, si dice, gli
angeli custodi. Ma quando questi angeli custodi non possono farsi
ascoltare attraverso la voce misteriosa della coscienza o
dell'ispirazione, perché non dovrebbero impiegare dei mezzi d'azione più
diretti e più materiali, in modo da colpire i sensi, dal momento che
tali mezzi esistono? Dio dunque mette questi mezzi — che sono opera Sua,
poiché tutto viene da Lui e poiché niente avviene senza il Suo permesso
— a disposizione dei soli Spiriti malvagi, mentre rifiuta a quelli
buoni di servirsene? Da ciò, bisogna concludere che Dio dà ai demoni
maggiori possibilità per danneggiare gli uomini, di quante non ne dia
agli angeli custodi per salvarli.
Ebbene, ciò che, secondo la
Chiesa, non possono fare gli angeli custodi lo fanno i demoni per loro.
Con l'aiuto di quelle stesse comunicazioni cosiddette infernali, essi
riconducono a Dio coloro che Lo rinnegavano, al bene coloro che erano
immersi nel male; essi ci offrono lo strano spettacolo di milioni di
uomini che credono in Dio grazie alla potenza del diavolo, quando la
Chiesa si era mostrata impotente a convertirli. Quanti uomini che non
pregavano mai pregano oggi con fervore, grazie agli ammaestramenti di
quegli stessi demoni! Quanti se ne vedono che, orgogliosi, egoisti e
debosciati, sono divenuti umili, caritatevoli e temperanti! E poi si
dice che questa è opera dei demoni! Se è così, bisogna convenire che il
diavolo ha loro reso un più grande servizio e li ha assistiti meglio
degli angeli. Bisogna avere una ben misera opinione del buon senso degli
uomini in questo secolo, per credere ch'essi possano accettare
ciecamente tali idee. Una religione, che fa d'una simile dottrina il suo cardine, che
si dichiara privata delle sue fondamenta se le si levano i suoi
diavoli, il suo inferno, le sue pene eterne e il suo Dio senza pietà, è
una religione votata al suicidio.