IL CIELO E L'INFERNO OVVERO LA GIUSTIZIA SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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2. Non potendo comprendere se non ciò che vede, l'uomo primitivo ha naturalmente modellato il suo futuro sul presente. Per concepire dei futuri d'altro genere, al di là di quelli che aveva sotto gli occhi, era necessario uno sviluppo intellettivo che si sarebbe raggiunto solo col tempo. Anche il quadro ch'egli si fa dei castighi della vita futura non è che il riflesso dei mali dell'Umanità, ma in più vaste proporzioni. Egli vi ha riunito tutte le torture, tutti i supplizi, tutte le afflizioni che incontra sulla Terra. Ed è così che nei climi roventi ha immaginato un inferno di fuoco, nei paesi boreali un inferno di gelo. Non essendo ancora sviluppato il senso che avrebbe dovuto più tardi fargli comprendere il mondo spirituale, egli non poteva concepire che delle pene materiali; è per questo che, tranne alcune differenze di forma, gli inferni di tutte le religioni si assomigliano.