IL CIELO E L'INFERNO OVVERO LA GIUSTIZIA SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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Éric Stanislas

(Comunicazione spontanea; Società di Parigi, agosto del 1863)

"Quale felicità ci procurano le emozioni vivamente sentite dai cuori calorosi! Oh, dolci pensieri che venite ad aprire una via di salvezza a tutto ciò che vive, a tutto ciò che respira materialmente e spiritualmente, non cessi il vostro balsamo consolatore di spandersi a larghi fiotti su di voi e su di noi! Quali espressioni scegliere per tradurre la felicità che provano tutti i vostri fratelli d'oltretomba nella contemplazione del puro amore che vi unisce tutti?

Ah, fratelli, quanto bene dappertutto, quanti dolci sentimenti, elevati e semplici come voi, come la vostra dottrina, voi siete chiamati a seminare sulla lunga strada che dovete ancora percorrere! Ma come tutto ciò vi sarà reso, e ancor prima del momento in cui ne avrete diritto!

Ho assistito a tutta questa serata; ho ascoltato, ho inteso, ho compreso e potrò così, a mia volta, compiere il mio dovere e istruire la classe degli Spiriti imperfetti.

Ascoltate: io ero lontano dall'essere felice; immerso nell'immensità, immerso nell'infinito, le mie sofferenze erano tanto più vive in quanto non potevo rendermene esattamente conto. Dio sia benedetto! Egli mi ha permesso di recarmi in un santuario che i malvagi non possono impunemente varcare. Amici, quanto vi sono riconoscente! Quanta forza ho attinto da voi!

Oh, uomini dabbene, riunitevi spesso! Fate opera d'istruzione, poiché non sarete proprio voi a dubitare di quanti frutti portino le riunioni serie che avete tra di voi. Gli Spiriti, che hanno ancora molte cose da imparare, e coloro che restano volontariamente inattivi, pigri e sono dimentichi dei loro doveri possono trovarsi, sia per una circostanza fortuita, sia per altri motivi, tra di voi. Colpiti da un trauma terribile, essi possono — ed è cosa che capita spesso — ripiegarsi su sé stessi, riconoscersi, intravedere la meta da raggiungere e, forti dell'esempio che voi date loro, cercare quei mezzi in grado di farli uscire dallo stato penoso in cui si trovano. Con assai grande felicità, mi rendo interprete delle anime sofferenti, poiché è a uomini di cuore che io mi rivolgo, e so che non ne sarò respinto.

Vogliate dunque ancora un volta, o uomini generosi, ricevere l'espressione della mia personale riconoscenza e quella di tutti i nostri amici, ai quali voi avete fatto, senza che voi forse lo sospettaste, tanto bene."

Eric Stanislas


La guida del medium. Figli miei, questo è uno Spirito che è stato molto infelice, per il fatto che per lungo tempo fu sviato dalla retta via. Ora ha compreso i suoi torti, si è pentito e ha finalmente rivolto il suo sguardo verso Dio ch'egli aveva rinnegato; la sua condizione non è quella della felicità; ma vi aspira e non ne soffre più. Dio gli ha permesso di venire ad ascoltare e poi di andare in una sfera inferiore a istruire e a far avanzare gli Spiriti che, come lui, hanno trasgredito le leggi dell'Eterno; questa è la riparazione che gli compete. Ormai conquisterà la felicità, perché ne ha la volontà.