11. La reincarnazione può
aver luogo sulla Terra o su altri mondi. Fra gli altri mondi, ve ne sono
alcuni più avanzati di altri, dove l'esistenza si svolge in condizioni
meno penose che sulla Terra, sia fisicamente che moralmente, ma dove non
sono ammessi che Spiriti giunti a un grado di perfezione relativamente
allo stato di questi mondi.
La vita nei mondi superiori è già
una ricompensa, perché qui si è preservati dalle vicissitudini e dai
mali ai quali si è esposti sulla Terra. I corpi meno materiali, quasi
fluidici, non sono qui soggetti né alle malattie né alle infermità né
alle stesse necessità. Essendone i cattivi Spiriti esclusi, gli uomini
qui vivono in pace, senza altra preoccupazione che quella del loro
avanzamento, per mezzo del lavoro intellettuale. Nei mondi superiori
regna la vera fraternità, perché non c'è egoismo; la vera uguaglianza,
perché non c'è orgoglio; la vera libertà, perché non ci sono né
disordini da reprimere, né ambiziosi che cercano di opprimere il debole.
Paragonati alla Terra, questi mondi sono dei veri paradisi; e sono le
tappe del cammino del progresso che conduce allo stato definitivo.
Essendo la Terra un mondo inferiore destinato alla purificazione degli
Spiriti imperfetti, è questa la ragione per cui il male vi domina finché
piacerà a Dio farne la dimora di Spiriti più avanzati.
È
così che lo Spirito, progredendo gradualmente nella misura in cui si
sviluppa, giunge all'apogeo della felicità. Ma, prima d'aver raggiunto
il punto culminante della perfezione, egli gode di una felicità relativa
al suo avanzamento, così come il bimbo gioisce dei piaceri della prima
età, più tardi di quelli della giovinezza e, finalmente, di quelli più
concreti dell'età matura.