IL CIELO E L'INFERNO OVVERO LA GIUSTIZIA SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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10. Nell'intervallo delle esistenze corporee, lo Spirito torna, per un tempo più o meno lungo, nel mondo spirituale, dove egli è o felice o infelice a seconda del bene o del male che ha compiuto. Lo stato spirituale è lo stato normale dello Spirito, poiché questo deve essere il suo stato definitivo e poiché il corpo spirituale non muore mai. Lo stato corporeo non è che transitorio e passeggero. È soprattutto nello stato spirituale ch'egli raccoglie i frutti del progresso realizzato con il suo lavoro durante l'incarnazione. Ed è anche allora ch'egli si prepara a nuove lotte e prende le risoluzioni che si sforzerà di mettere in pratica al suo ritorno nell'Umanità.

Lo Spirito progredisce egualmente nell'erraticità. Egli vi attinge conoscenze speciali che modificano le sue idee e che egli non potrebbe acquisire sulla Terra. Lo stato corporeo e lo stato spirituale sono per lui l'origine di due tipi di progresso correlati l'uno con l'altro; è per questo che passa, alternativamente, nelle esistenze peculiari a ciascuno dei due mondi.