IL CIELO E L'INFERNO OVVERO LA GIUSTIZIA SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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19. "Ma, voi dite, non è indegno di celesti messaggeri trasmettere le loro istruzioni con un mezzo così volgare come quello delle tavole parlanti? Non è oltraggiarli supporre ch'essi si divertano con delle trivialità e lascino la loro meravigliosa dimora per mettersi a disposizione del primo venuto?"

Gesù non ha forse lasciato la dimora del Padre suo per nascere in una stalla? D'altronde, dove mai avete visto che lo Spiritismo attribuisce le cose volgari a degli Spiriti superiori? Esso dice proprio il contrario, asserendo che le cose volgari sono il prodotto degli Spiriti volgari. Ma, per la loro stessa volgarità, tali cose non hanno fatto altro che colpire di più le immaginazioni; esse sono servite a provare l'esistenza del mondo spirituale e hanno mostrato che questo mondo è tutt'altro da come uno se lo era figurato. Era l'inizio; era semplice come tutto ciò che inizia. Ma l'albero nato da un piccolo seme, non estende meno, più tardi, il suo fogliame. Chi avrebbe mai creduto che, dalla misera mangiatoia di Betlemme, sarebbe uscita un giorno la parola che doveva sconvolgere il mondo?

Sì, il Cristo è il divino Messia. Sì, la sua è la parola di verità. Sì, la religione fondata su questa parola sarà incrollabile, ma a condizione di seguire e di praticare i suoi sublimi insegnamenti e di non fare del Dio giusto e buono, che Gesù ci insegna a conoscere, un Dio parziale, vendicativo e senza pietà.