IL CIELO E L'INFERNO OVVERO LA GIUSTIZIA SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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10. Oltre al fatto che questi sistemi non soddisfano né la ragione né l'aspirazione umana, ci si scontra, come ben si vede, con delle difficoltà insormontabili, poiché essi sono impotenti a risolvere tutte le questioni di fatto che sollevano. L'uomo ha dunque tre alternative: il nulla, l'assorbimento o l'individualità dell'anima prima e dopo la morte. È a questa ultima credenza che ci riconduce invincibilmente la logica; e questa credenza è anche quella che ha costituito la base di tutte le religioni dacché il mondo esiste.

Se la logica ci conduce all'individualità dell'anima, essa ci conduce anche a quest'altra conseguenza: che la sorte di ogni anima, cioè, deve dipendere dalle sue qualità personali. Sarebbe infatti irrazionale ammettere che l'anima sottosviluppata del selvaggio o quella dell'uomo perverso fossero al medesimo livello di quella del saggio o dell'uomo dabbene. Secondo i principi della giustizia, le anime devono avere la responsabilità dei loro atti; ma, perché esse siano responsabili, è necessario che siano libere di scegliere trai l bene e il male. Sanza libero arbitrio, ci sarebbe fatalità, e con la fatalità non potrebbe esserci la responsabilità.