IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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Per i nemici dello Spiritismo

50. Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati. (...) Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli. Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi. (Matteo 5:6, 10-12)

E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il colpo nella geenna. (Matteo 10:28)

51. Prefazione — Di tutte le libertà, la più inviolabile è quella del pensiero, che comprende anche la libertà di coscienza. Gettare l'anatema contro coloro che non la pensano come noi è reclamare questa libertà per sé e rifiutarla agli altri, vuol dire violare il primo comandamento di Gesù: la carità e l'amore verso il prossimo. Perseguitarli per il loro credo vuol dire attentare al diritto più sacro di ogni uomo: quello di credere in ciò che gli conviene e di adorare Dio come ognuno lo concepisce. Costringerlo a manifestazioni esteriori simili alle nostre è mostrare che si tiene più alla forma che alla sostanza, più alle apparenze che alle convinzioni. L'abiura forzata non ha mai generato la fede, può generare solo degli ipocriti. È un abuso della forza materiale che non prova la verità, perché la verità è sicura di se stessa; convince e non perseguita, perché non ne ha necessità.

Lo Spiritismo è un modo di pensare, una credenza. Fosse anche una religione, perché non dovrebbe avere la libertà di dirsi spiritista, come ce l'hanno quelle cattolica, ebrea o protestante, il seguace della tale o talaltra dottrina filosofica, del tale o talaltro sistema economico? Questa credenza può essere falsa o vera. Se è falsa cadrà da se stessa, perché l'errore non può prevalere sulla verità, quando si fa luce nelle intelligenze; se è vera, non sarà la persecuzione a renderla falsa.

La persecuzione è il battesimo di tutte le idee nuove, grandi e giuste. Cresce con la grandezza e l'importanza dell'idea stessa. Il furore e la collera degli avversari dell'idea sono proporzionali ai timori che essa può loro ispirare. È per questa ragione che il Cristianesimo è stato perseguitato nell'antichità e che lo Spiritismo lo è oggi. Con la differenza, tuttavia, che il Cristianesimo lo fu dai Pagani, mentre lo Spiritismo lo è dai Cristiani. Il tempo delle persecuzioni sanguinose è passato, è vero, ma se non si uccide fisicamente, si tortura l'anima. La attaccano persino nei suoi sentimenti più intimi, nei suoi affetti più cari. Si dividono le famiglie, incitando la madre contro la figlia, la moglie contro il marito. Né manca l'aggressione fisica, attaccando il corpo nelle sue necessità materiali, col sottrarre alle persone il proprio guadagno, per ridurle alla fame (vedere cap. XXIII, n. 9 e segg. di quest'opera).

Spiritisti, non affliggetevi per i colpi che dovrete sopportare, perché ciò dimostra che siete nella verità, se non lo foste vi lascerebbero tranquilli, e non sareste colpiti. È una prova per la vostra fede, perché è dal vostro coraggio, dalla vostra rassegnazione, dalla vostra perseveranza che Dio vi riconoscerà fra i Suoi fedeli servitori, di cui Egli sta facendo oggi il censimento, per dare a ognuno la parte che gli spetta secondo le proprie opere.

Sull'esempio dei primi Cristiani, siate dunque fieri di portare la vostra croce. Credete nella parola di Cristo, che ha detto: «Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il Regno dei Cieli. E non temete coloro che uccidono il colpo, ma non possono uccidere l'anima». Egli ha anche detto:«Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano». Dimostrate che voi siete i veri discepoli e che la vostra dottrina è buona, facendo ciò che Egli ha detto e ciò che Lui stesso ha fatto.

La persecuzione avrà un tempo limitato. Attendete dunque pazientemente l'aurora, perché già la stella del mattino si mostra all'orizzonte (vedere cap. XXIV, n. 13 e segg. di quest'opera).

52. Preghiera — Signore, Voi ci avete mandato a dire da Gesù, Vostro Messia: «Beati i perseguitati per motivo di giustizia che soffrono persecuzioni per amore della giustizia; perdonate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano». E Lui stesso ci ha indicato il cammino, pregando per i suoi aguzzini.

Sul Suo esempio, mio Dio, invochiamo la Vostra misericordia su coloro che disconoscono i Vostri divini precetti, i soli che possono realmente assicurare la pace in questo mondo e nell'altro. Come Cristo, Vi diciamo: «Perdonateli, Padre nostro, perché non sanno quello che fanno».

Dateci la forza di sopportare con pazienza e rassegnazione, come prove per la nostra fede e la nostra umiltà, il loro dileggio, le loro ingiurie, le loro calunnie e le loro persecuzioni. Allontanate da noi qualsiasi pensiero di rivalsa, perché l'ora della Vostra giustizia suonerà per tutti, e noi l'aspettiamo sottomettendoci alla Vostra santa volontà.