IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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Rendete a Cesare quello che è di Cesare

5. Allora i .farisei si ritirarono e tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nelle sue parole. E gli mandarono i loro discepoli con gli erodiani a dirgli: «Maestro, noi sappiamo che sei sincero e insegni la via di Dio secondo la verità, e non hai riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza delle persone. Dicci dunque: Che te ne pare? È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?» Ma Gesù , conoscendo la loro malizia, disse: «Perché mi tentate, ipocriti? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli porsero un denaro. Ed egli domandò loro: «Di chi è questa effigie e questa iscrizione?» Gli risposero: Di Cesare». E Gesù disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio». Ed essi, udito ciò, si stupirono e, lasciatolo, se ne andarono. (Matteo 22:15-22; Marco 12:13-17)

6. La domanda posta a Gesù era motivata dal fatto che i Giudei avevano una forte avversione per il tributo loro imposto dai Romani, facendone una questione religiosa: si era infatti formato un forte partito per rifiutare l'imposta. Il pagamento era dunque per loro una fastidiosa questione d'attualità; altrimenti la richiesta fatta a Gesù: «È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?» non avrebbe avuto nessun senso. Questa domanda era una trappola perché, a seconda della Sua risposta, i Farisei speravano di mettergli contro o i Romani o i Giudei dissidenti. Ma «Gesù, conoscendo la loro malizia», aggirò l'ostacolo dando loro una lezione di giustizia, dicendo di dare a ognuno il dovuto (vedere Prefazione, paragrafo: "Pubblicani").

7. La massima: «Rendete a Cesare quello che è di Cesare» non dev'essere intesa in modo restrittivo e assoluto. Come tutti gli insegnamenti di Gesù, questa massima è un principio generale, riassunto sotto forma pratica e usuale, e dedotto da una circostanza particolare. Questo principio è una conseguenza del principio che esorta ad agire verso gli altri come noi vorremmo che gli altri agissero nei nostri confronti. Condanna qualsiasi danno materiale e morale fatto ad altri, qualsiasi violazione dei loro interessi. Prescrive il rispetto dei diritti di ognuno, come ognuno desidera che si rispettino i propri. Si estende al compimento dei doveri contratti con la famiglia, la società, l'autorità, così come i doveri verso gli individui.