IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

Torna al menu
IX. Se la morte fosse la dissoluzione completa dell'uomo, sarebbe un grande vantaggio per i cattivi liberarsi simultaneamente, dopo la morte, di corpo, anima e vizi. Chi ha ornato la propria anima, non con ornamenti estranei, ma idonei, solo questi potrà attendere serenamente l'ora della sua dipartita per l'Aldilà.

In altri termini, sarebbe come sostenere che il materialismo, che proclama il niente dopo la morte, ossia l'annullamento di qualsiasi ulteriore responsabilità morale, è di conseguenza un incitamento al male; che il cattivo ha tutto da guadagnarci dal male; che solo l'uomo, che si è spogliato dei suoi vizi e si è arricchito di virtù, può tranquillamente attendere il risveglio nell'altra vita. Lo Spiritismo ci mostra, con gli esempi che ci mette giornalmente sotto gli occhi, com'è penoso per il malvagio il passaggio da una vita all'altra e l'ingresso nella vita futura. (Il Cielo e l'Inferno, 2a parte, cap. I)