IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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12. Siate buoni e caritatevoli, è questa la chiave dei Cieli che tenete nelle vostre mani. Tutta la felicità eterna è racchiusa in questa massima: «Amatevi l'un l'altro». L'anima non può elevarsi nelle regioni spirituali se non dedicandosi al prossimo. Essa non trova felicità e consolazione se non nello slancio della carità. Siate buoni, siate di sostegno ai vostri fratelli, lasciate da parte l'orribile piaga dell'egoismo. Questo dovere compiuto vi offrirà la via della felicità eterna. Del resto, chi di voi non ha sentito il cuore sussultare ed esultare di gioia intima, udendo di un'autentica abnegazione, di un'azione veramente caritatevole? Se in una buona azione voi cercate solo la soddisfazione che essa procura, voi resterete nel cammino del progresso spirituale. Gli esempi non mancano, ciò che manca è la buona volontà: questa, sì, è rara. Non dimenticate i numerosi uomini dabbene di cui la vostra storia vi tramanda il pio ricordo.

Cristo non vi ha forse detto tutto ciò che concerne queste virtù di carità e d'amore? Perché trascurate questi divini insegnamenti? Perché chiudere le orecchie alle sue divine parole e il cuore a tutte le sue dolci massime? Io vorrei che si mettesse più interesse, più fede nelle letture evangeliche. Si trascura questo libro, lo si considera come una parola vana, una lettura non accessibile, si lascia questo codice mirabile nell'oblio. I vostri mali provengono solo dall'abbandono volontario che voi fate di questo compendio delle leggi divine. Leggete dunque queste pagine tutte infuocate della dedizione di Gesù, e meditatele.

Uomini forti, armatevi della vostra forza; uomini deboli, fate un'arma della vostra dolcezza, della vostra fede; usate più persuasione, più costanza nel propagare la vostra nuova dottrina. Non è che un incoraggiamento quello che noi siamo venuti a darvi, ed è solo per stimolare il vostro zelo e le vostre virtù che Dio ci permette di manifestarci a voi. Ma, volendo, è solo dell'aiuto di Dio che abbiamo bisogno e della sua stessa volontà: le manifestazioni spiritiste sono fatte solo per gli occhi serrati e i cuori indocili.

La carità è la virtù fondamentale che deve sostenere tutto l'edificio delle virtù terrene. Senza di essa le altre non esistono. Senza la carità, nessuna speranza in una sorte migliore, nessun interesse morale che ci possa guidare; senza la carità, nessuna fede, perché la fede non è altro che un puro raggio che fa brillare un'anima caritatevole.

La carità è l'eterna ancora di salvezza in tutti i mondi: è la più pura emanazione del Creatore stesso; è la Sua stessa virtù che Egli dona alle creature. Come si potrebbe disconoscere questa sublime bontà?

Quale sarebbe, con questo pensiero, il cuore così perverso da soffocare in sé e poi allontanare questo sentimento tutto divino? Quale sarebbe il figlio così cattivo da ribellarsi contro questa dolce carezza, che è la carità?

Non oso parlare di ciò che ho fatto, perché anche gli Spiriti hanno il pudore delle loro azioni, ma io credo che quella da me iniziata dev'essere una di quelle che maggiormente contribuiscono a consolare i vostri simili. Vedo sovente Spiriti che chiedono come missione di continuare il mio compito. Le vedo, le mie dolci e care sorelle, nel loro pio e divino ministero; le vedo praticare le virtù che vi raccomando, con tutte le gioie che questa esistenza di dedizione e di sacrificio procura. È una grande felicità per me vedere come il loro carattere si nobiliti, come la loro missione sia amata e dolcemente protetta. Uomini dabbene, di buona e forte volontà, unitevi per continuare a vasto raggio l'opera di diffusione della carità. Voi troverete la ricompensa di questa virtù nel suo stesso esercizio. Non c'è gioia spirituale che non ne dia già in questa vita. Siate uniti, amatevi l'un l'altro secondo i precetti di Cristo. Così sia.

(San Vincenzo de' Paoli, Parigi, 1858)