IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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6. Io vengo a insegnare ai poveri diseredati e a consolarli. Io vengo a dire loro che elevino la loro rassegnazione al livello delle loro prove; che piangano perché il dolore è stato consacrato nell'orto degli Ulivi; ma che sperino, perché così gli angeli consolatori verranno ad asciugare le loro lacrime.

Operai, tracciate il vostro solco, ricominciate ogni giorno il duro lavoro del giorno prima. La fatica delle vostre mani procura il pane terreno ai vostri corpi, ma le vostre anime non vengono dimenticate. E io, il divino giardiniere, le coltivo nel silenzio dei vostri pensieri. Quando l'ora del vostro riposo suonerà, quando la trama vi sfuggirà di mano e i vostri occhi si chiuderanno alla luce, voi sentirete sorgere e germogliare in voi la mia preziosa semente. Niente viene perso nel Regno del Padre nostro, e il vostro sudore, le vostre miserie costituiscono il tesoro che deve rendervi ricchi nelle sfere superiori, dove la luce sostituisce le tenebre e dove il più miserabile di tutti voi sarà forse il più risplendente.

In verità vi dico Che quelli che portano il loro fardello e assistono i loro fratelli sono i miei benamati. Istruitevi nella preziosa dottrina che dissipa l'errore della rivolta e vi insegna lo scopo sublime. della prova umana. Come il vento porta via la polvere, così il soffio degli Spiriti dissipa la vostra gelosia nei confronti dei ricchi del mondo, che sono sovente molto miserabili, perché le loro prove sono più pericolose delle vostre. Io sono con voi, e il mio apostolo vi istruisce. Abbeveratevi alla fonte viva dell'amore e preparatevi, prigionieri della vita, a lanciarvi un giorno, liberi e felici, nelle braccia di Colui che vi ha creati deboli per rendervi perfettibili e che vuole che modelliate voi stessi la tenera creta, affinché siate voi gli artefici della vostra immortalità.

(Lo Spirito della Verità, Parigi, 1861)