IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

Torna al menu
3. Cristo non è venuto assolutamente per abolire la legge, ovvero la legge di Dio. È venuto per adempierla, ossia per svilupparla, darle il suo vero senso e adattarla al grado di evoluzione degli uomini. Perciò in questa legge si trova il principio dei doveri verso Dio e verso il prossimo, che costituisce la base della Sua dottrina. Quanto alle leggi di Mosè propriamente dette, Egli le ha, al contrario, profondamente modificate sia nella sostanza sia nella forma. Ha costantemente combattuto l'abuso delle pratiche esteriori e le false interpretazioni né avrebbe potuto far loro subire una riforma più radicale di quella contenuta in queste parole: «Amate Dio sopra ogni cosa, e il prossimo come voi stessi», intendendo: In ciò consiste tutta la legge e la parola dei profeti.

Con le parole: «Finché non siano passati il cielo e la terra, neppure uno iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto», Gesù ha voluto dire che era necessario che la legge di Dio avesse il suo compimento, ovvero che venisse osservata su tutta la Terra, in tutta la sua purezza, con tutto il suo sviluppo e tutte le sue conseguenze. Infatti, a che cosa sarebbe servito emanarla se essa fosse dovuta rimanere privilegio di alcuni uomini o addirittura di un solo popolo? Essendo tutti gli uomini figli di Dio, essi sono, senza distinzione, oggetto della stessa sollecitudine.