IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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La vera purezza. Mani impure

8. Allora vennero a Gesù da Gerusalemme dei farisei e degli scribi, e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? poiché non si lavavano le mani quando prendono cibo». Ma egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione? Dio, infatti, ha detto: "Onora tuo padre e tua madre"; e: "Chi maledice padre o madre sia punito con la morte". Voi, invece, dite: "Se uno dice a suo padre o a sua madre: Quello con cui potrei assisterti è dato in offerta a Dio, egli non è più obbligato a onorare suo padre o sua madre". Così avete annullato la parola di Dio a motivo della vostra tradizione. Ipocriti, ben profetizzò Isaia di voi quando disse: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini"».

Chiamata a sé la folla, disse loro: «Ascoltate e intendete: non quello che entra nella bocca contamina l'uomo; ma è quello che esce dalla bocca, che contamina l'uomo!» Allora i suoi discepoli si avvicinarono e gli dissero: «Sai che i farisei, quando hanno udito questo discorso, ne sono rimasti scandalizzati?» Egli rispose loro: «Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata, sarà sradicata. Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi; ora se un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso». Pietro allora gli disse: «Spiegaci la parabola». E Gesù disse: «Anche voi siete ancora incapaci di comprendere? Non capite che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed è poi espulso nella latrina? Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo. Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazione, furti, false testimonianze, diffamazioni. Queste sono le cose che contaminano l'uomo; ma il mangiare con le mani non lavate non contamina l'uomo». (Matteo 15:1-20)

9. Mentre egli parlava, un fariseo lo invitò a pranzo da lui. Egli entrò e si mise a tavola. Il fariseo, veduto questo, si meravigliò che non si fosse lavato prima del pranzo. Il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di malvagità. Stolti, Colui che ha .fatto l'esterno, non ha fatto anche l'interno?» (Luca 11:37-40).

10. I Giudei avevano trascurato i veri comandamenti di Dio, per dedicarsi alla pratica delle regole stabilite dagli uomini, delle quali, rigidi osservatori, facevano dei casi di coscienza. La sostanza, molto semplice, aveva finito per scomparire sotto le complicazioni della forma. Poiché era più facile l'osservanza degli atti esteriori che riformarsi moralmente, lavarsi le mani piuttosto che ripulire il loro cuore, gli uomini illusero se stessi e si credettero disobbligati verso Dio, in quanto si erano conformati a quelle pratiche, rimanendo ciò che erano, perché era stato loro insegnato che Dio non chiedeva di più. È per questo che il Profeta dice: «Inutilmente questo popolo mi onora a parole, insegnando delle massime e delle norme umane».

Così è stato della dottrina morale di Cristo, che ha finito con l'essere messa al secondo posto, cosa che fece sì che molti cristiani, sull'esempio degli anziani Giudei, credessero che la loro salvezza fosse più assicurata dalle pratiche esteriori che da quelle morali. È a queste cose, aggiunte dagli uomini alla legge di Dio, che Gesù fa allusione quando dice: «Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata, sarà sradicata».

Lo scopo della religione è condurre l'uomo a Dio. Ora, l'uomo arriva a Dio solo quando è perfetto, quindi tutte le religioni che non rendono l'uomo migliore non raggiungono questo scopo. Quella alla quale si crede di potersi appoggiare per fare il male è o falsa o falsata nei suoi principi. Tale è il risultato di tutte le religioni in cui la forma prevarica la sostanza. Il credere all'efficacia dei segni esteriori è nullo se non impedisce di commettere assassini, adulteri, spoliazioni, di dire calunnie e di fare comunque dei torti al prossimo. Ciò crea dei superstiziosi, degli ipocriti o dei fanatici, ma non ne fa degli uomini dabbene.

Non basta pertanto l'apparenza della purezza, si deve prima di tutto avere quella del cuore.