IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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Missione dell'uomo intelligente sulla Terra

13. Non siate fieri di ciò che sapete, perché il sapere ha confini ben limitati nel mondo in cui vivete. Ma, pur supponendo che voi siate una delle massime intelligenze di questo globo, non avete nessun diritto di vantarvene. Se Dio, nei Suoi disegni, vi ha fatto nascere in un ambiente dove avete potuto sviluppare la vostra intelligenza, è perché voi ne faceste buon uso per il bene di tutti. Perché si tratta di una missione che Egli vi affida, mettendo nelle vostre mani lo strumento con il cui aiuto voi potrete sviluppare a vostra volta le intelligenze arretrate e condurle a Dio. La natura dello strumento non indica forse l'uso che se ne deve fare? La vanga che il giardiniere mette nelle mani del suo operaio non sta forse a dimostrare che deve vangare? E che direste se questo operaio, invece di lavorare, alzasse la vanga per colpire il suo padrone? Direste che è terribile e che merita di essere cacciato via. Ebbene, lo stesso è di chi si serve della propria intelligenza per distruggere l'idea di Dio e della Provvidenza tra i suoi fratelli. Non alza forse contro il Maestro la vanga che Egli gli ha dato per dissodare il terreno? Ha forse diritto al salario promesso o non merita anzi di essere cacciato via dal giardino? Lo sarà, non dubitatene, e condurrà delle esistenze miserabili e piene di umiliazioni finché non si sarà chinato davanti a Colui cui deve tutto.

L'intelligenza è ricca di meriti per l'avvenire, a condizione che se ne faccia buon uso. Se tutti gli uomini che ne sono dotati se ne servissero secondo le intenzioni del Signore, il compito degli Spiriti nel far avanzare l'umanità sarebbe facilitato. Sfortunatamente molti ne fanno uno strumento d'orgoglio e di perdizione a proprio vantaggio. L'uomo abusa della sua intelligenza, come di tutte le altre facoltà, e ciò sebbene non gli manchino le lezioni, per avvertirlo che una mano possente può togliergli quello che gli ha dato.

(Ferdinand, Spirito protettore, Bordeaux, 1862)