IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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7. Sarebbe illogico dedurre dalla massima, «Tutte le cose, che voi domanderete pregando, voi le otterrete», che è sufficiente domandare per ottenere. Così come sarebbe ingiusto accusare la Provvidenza se essa non accoglie tutte le richieste che le vengono rivolte, dal momento che la Provvidenza sa meglio di noi ciò che per noi è bene. Proprio come avviene quando un padre saggio rifiuta al figlio le cose contrarie all'interesse di quest'ultimo. L'uomo, generalmente, vede solo il presente. Ora, se la sofferenza è utile per la sua felicità futura, Dio lo lascerà soffrire, come il chirurgo lascia soffrire il malato per un'operazione che deve portarlo alla guarigione.

Ciò che Dio gli accorderà, se si rivolge a Lui con fiducia, è il coraggio, la pazienza e la rassegnazione. Ciò che gli concede ancora sono i mezzi per superare le difficoltà, con l'aiuto delle idee che gli fa suggerire dai buoni Spiriti, lasciandogliene così il merito. Dio assiste quelli che si aiutano da soli, secondo la massima "Aiutati che il Cielo ti aiuterà", e non quelli che si aspettano tutto dall'aiuto altrui, senza fare uso delle loro stesse facoltà. Ma per lo più si preferisce essere soccorsi da un miracolo senza dover sobbarcarsi a una qualsiasi fatica (vedere cap. XXV, n. 1 e segg. di quest'opera).