Prove dell'esistenza di Dio
4. Dove si può trovare la prova dell'esistenza di Dio?
«In un
assioma che voi applicate alle vostre scienze: non c’è effetto senza
causa. Cercate la causa di tutto ciò che non è opera dell'uomo, e la
vostra ragione vi risponderà.»
Per credere in Dio, basta gettare
lo sguardo sulle opere della creazione. L'universo esiste, dunque ha una
causa. Dubitare dell'esistenza di Dio, sarebbe negare che ogni effetto
ha la sua causa e sostenere che il nulla ha potuto generare qualcosa.
5.Quali conseguenze si possono trarre dal sentimento intuitivo che tutti gli uomini hanno in sé dell'esistenza di Dio?
«Che Dio esiste. Infatti da dove verrebbe loro questo sentimento, se
si fondasse sul nulla? È ancora una conseguenza del principio secondo il
quale non c’è effetto senza causa.»
6.Il sentimento
intimo che abbiamo in noi stessi dell'esistenza di Dio non potrebbe
essere un fatto di educazione e il prodotto di idee acquisite?
«Se così fosse, perché anche i vostri selvaggi avrebbero questo sentimento?»
Se
il sentimento dell'esistenza di un essere supremo fosse solamente il
prodotto di un insegnamento, esso non sarebbe universale e, come per le
nozioni delle scienze, esisterebbe solo presso coloro che avessero
potuto ricevere questo insegnamento.
7.Sarebbe possibile trovare la causa primaria della formazione delle cose nelle proprietà intrinseche della materia?
«Ma, in questo caso, quale sarebbe allora la causa di queste proprietà? Ci vuole sempre una causa primaria.»
Attribuire
la formazione primaria delle cose alle proprietà intrinseche della
materia, vorrebbe dire scambiare l'effetto per la causa, perché queste
proprietà sono esse stesse un effetto che deve avere una causa.
8.Che cosa pensare dell'opinione che attribuisce la formazione
primaria a una combinazione accidentale della materia, vale a dire al
caso?
«Altra assurdità! Quale uomo di buon senso può forse
considerare il caso come un essere intelligente? E poi, che cos'e il
caso? Niente.»
L'armonia che regola le leggi dell'universo
rivela combinazioni e determinati obiettivi e, proprio per questo,
rivela una potenza intelligente. Attribuire la formazione primaria al
caso sarebbe un nonsenso, perché il caso e cieco e non può produrre gli
effetti che l'intelligenza produce. Un caso intelligente non sarebbe più
un caso.
9.Dove si vede, nella causa primaria, la manifestazione di un'intelligenza suprema e superiore a tutte le intelligenze?
«Voi avete un proverbio che dice: l'opera si riconosce dall'autore.
Ebbene! Osservate l'opera e cercatene l'autore. È l'orgoglio che genera
l'incredulità. L'uomo orgoglioso non ammette niente e nessuno al di
sopra di sé, ed e per questo che si reputa uno spirito forte. Povero
essere, che un soffio di Dio può abbattere!»
Si giudica la
potenza di un'intelligenza dalle sue opere. Poiché nessun essere umano
può creare ciò che la natura crea, la causa primaria è pertanto
un'intelligenza superiore a quella dell'umanità.
Qualunque sia
il prodigio compiuto dall'intelligenza umana, questa intelligenza ha
essa stessa una causa. E più ciò che essa ha compiuto e grande, tanto
più grande dev'essere la causa primaria. È questa intelligenza la causa
primaria di tutte le cose, qualunque sia il nome sotto cui l'uomo l'ha
designata.