Il Libro degli Spiriti

Allan Kardec

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665. Che pensare dell'opinione che rifiuta la preghiera per i morti, per il fatto che non è prescritta dal Vangelo?

«Cristo ha detto agli uomini: "Amatevi l'un l'altro". Questa raccomandazione comprende quella di impiegare tutti i mezzi possibili per testimoniare loro dell'affetto, senza peraltro entrare in alcun dettaglio circa il modo di raggiungere lo scopo. Se e vero che nulla può impedire al Creatore di applicare la giustizia, di cui Egli è l'immagine stessa, a tutte le azioni dello Spirito, non è meno vero che la preghiera, che a Lui indirizzate a favore di chi vi ispira affetto, sia per lui una testimonianza del vostro ricordo che può solo contribuire ad alleggerire le sue sofferenze e a consolarlo. Nel momento in cui questo Spirito da prova del più piccolo pentimento, allora solamente, viene soccorso. Ma non si permette mai ch'egli ignori che un'anima simpatica si è occupata di lui, e gli si lascia il dolce pensiero che quella intercessione gli è stata utile. Ne deriva necessariamente, da parte sua, un sentimento di riconoscenza e d'affetto per chi gli ha dato questa prova d'amicizia o di pieta. Di conseguenza, l'amore che Gesù raccomandava agli uomini non ha fatto che accrescersi fra loro. Entrambi hanno dunque obbedito alla legge d'amore e d'unione di tutti gli esseri, legge divina che deve condurre all'unita, scopo e fine dello Spirito.» [9]

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[9] Risposta data dallo Spirito di M. Monod, pastore protestante di Parigi, morto nell'aprile del 1856. La risposta precedente, n. 664, è dello Spirito di san Luigi.