Il Libro degli Spiriti

Allan Kardec

Torna al menu
Più tardi si è constatato che il canestro e la tavoletta in realtà altro non erano che l'appendice della mano, e il medium, prendendo direttamente la matita, incominciò a scrivere sotto un impulso involontario e quasi febbrile. In questo modo le comunicazioni divennero più rapide, facili e complete. Oggi è il mezzo più diffuso, tanto più che il numero delle persone dotate di questa capacità è molto grande e si moltiplica di giorno in giorno. L'esperienza infine ha fatto conoscere molte altre varietà di facoltà medianiche, e si è constatato che le comunicazioni potevano avere luogo anche con la parola, l'udito, la vista, il tatto ecc., e persino con la scrittura diretta degli Spiriti, ossia senza il concorso né della mano del medium, né della matita.

Comprovato ciò, restava da constatare un punto essenziale: quale fosse cioè il ruolo del medium nelle risposte e quale parte potesse egli avere meccanicamente e moralmente. Due circostanze fondamentali, che non riuscirebbero a sfuggire a un osservatore attento, possono risolvere la questione. La prima è il modo in cui il cestello si muove sotto l'influenza del medium, con la sola imposizione delle dita sul bordo. L'esame dimostra l'impossibilità di imprimergli una qualsiasi direzione. Questa impossibilità diventa addirittura palese, quando due o tre persone mettono le dita contemporaneamente sullo stesso cestello: sarebbe necessaria, fra di loro, una simultaneità di movimenti veramente fenomenale; ci vorrebbe inoltre una concordanza di pensiero, per potersi intendere sulla risposta da dare alla domanda formulata. Un altro fatto, non meno singolare, viene ad aggiungersi ancora a questa difficoltà: è il cambiamento radicale della scrittura a seconda dello Spirito che si manifesta. Invece, tutte le volte che uno stesso Spirito ritorna, la sua scrittura si riproduce identica. Bisognerebbe dunque che il medium si applicasse per cambiare la scrittura venti volte in maniera diversa e, soprattutto, che potesse ricordarsi quale appartiene al tale o al talaltro Spirito.

La seconda circostanza risulta dalla natura stessa delle risposte, che sono per lo più, e soprattutto quando si tratta di questioni astratte o scientifiche, notoriamente al di fuori delle conoscenze e al di sopra della portata intellettiva del medium, il quale, del resto, il più delle volte non ha minimamente coscienza di ciò che scrive sotto l'influenza dello Spirito. Frequentemente il medium non intende né comprende la domanda posta, poiché può venire formulata in una lingua ch'egli non conosce, o anche mentalmente, e la risposta può essere data nella stessa lingua. Infine sovente succede che il cestello scriva spontaneamente, senza una domanda preliminare, su un argomento qualsiasi e del tutto imprevisto.

Queste risposte, in certi casi, hanno un tale grado di saggezza, di profondità e di coerenza, rivelando pensieri così elevati e sublimi, che non possono provenire se non da un'intelligenza superiore, indice della più pura moralità. Altre volte le risposte sono così leggere, superficiali e persino volgari, che la ragione si rifiuta di credere che possano provenire dalla stessa fonte. Questa diversità di linguaggio si può spiegare solo con la diversità delle intelligenze che si manifestano. Tali intelligenze si trovano fra gli uomini o sono sovrumane? Questo è il punto da chiarire. Si troverà dunque la spiegazione completa in questa opera così come è stata data dagli Spiriti stessi.

Ecco dunque degli effetti evidenti, che si producono fuori dell'ambito abituale delle nostre osservazioni, che non passano assolutamente per misteri, ma che alla luce del giorno tutti possono vedere e constatare, poiché non sono privilegio di un solo individuo, dal momento che migliaia di persone li ripetono tutti i giorni a volontà. Questi effetti hanno necessariamente una causa e, poiché rivelano l'opera di una intelligenza e di una volontà, escono dal campo puramente fisico.

Molte teorie sono state pronunciate a questo proposito. Noi le esamineremo in seguito e vedremo se possono rendere ragione di tutti i fatti che si verificano. Ammettiamo, intanto, l'esistenza di esseri distinti dall'umanità, perché tale è la spiegazione fornita dalle intelligenze che si rivelano, e sentiamo che cosa ci dicono.