870. Dal momento che è utile che il futuro venga nascosto, perché qualche volta Dio ne permette la rivelazione?
«È quando questa preveggenza deve facilitare il compimento di qualcosa
invece di avversarlo, impegnando l'uomo ad agire diversamente da come
avrebbe fatto senza quella preveggenza. E, inoltre, sovente è una prova.
La prospettiva di un avvenimento può risvegliare pensieri più o meno
buoni. Se l'uomo dovesse sapere, per esempio, che riceverà un’eredità
sulla quale non contava, potrebbe venire sollecitato dal sentimento
della cupidigia, dal piacere di aumentare le sue soddisfazioni terrene,
dal desiderio di possedere al più presto quella fortuna, magari
augurandosi la morte di colui che deve lasciargliela. Oppure questa
prospettiva potrà risvegliare in lui dei buoni sentimenti e dei pensieri
generosi. Se la predizione non si compie, è un'altra prova: quella del
modo in cui egli sopporterà la delusione. Ma non avrà meno merito o
demerito dei pensieri buoni o cattivi che il credere all'avvenimento ha
fatto nascere in lui.»