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IL CIELO E L'INFERNO OVVERO LA GIUSTIZIA SECONDO LO SPIRITISMO > PARTE SECONDA - ESEMPI > Capitolo I - IL PASSAGGIO > 6
6. Nel passaggio dalla vita
corporale alla vita spirituale, si produce ancora un altro fenomeno,
d'importanza capitale: è quello del turbamento. In questa situazione,
l'anima prova un intorpidimento che paralizza momentaneamente le sue
facoltà e paralizza, almeno in parte, le sensazioni. Essa si trova, per
così dire, in uno stato di catalessi di modo che non è quasi mai
testimone cosciente dell'ultimo respiro. Dicono quasi mai, perché
c'è un caso in cui l'anima può averne coscienza, come vedremo fra poco.
Il turbamento può dunque essere considerato come lo stato normale nel
momento della morte; indeterminata è la sua durata, che può variare da
alcune ore ad alcuni anni. Man mano che esso si dissipa, l'anima è nella
condizione di un uomo che si svegli da un sonno profondo; le idee sono
confuse, vaghe e incerte; la vista distingue a fatica, come attraverso
una nebbia; poi a poco a poco la vista si schiarisce, la memoria
ritorna, e l'anima riconosce sé stessa. Ma questo risveglio differisce
molto da individuo a individuo; in alcuni è tranquillo e procura una
sensazione deliziosa; in altri è pieno di terrore e di angoscia e
produce l'effetto di un incubo orrendo.