IL LIBRO DEI MEDIUM o GUIDA DEI MEDIUM E DEGLI EVOCATORI

Allan Kardec

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Capitolo XXVI - DOMANDE CHE SI POSSONO RIVOLGERE AGLI SPIRITI
Osservazioni preliminari — Domande simpatiche o antipatiche agli Spiriti — Domande sull'avvenire —
Sulle esistenze passate e future — Sugli interessi morali e materiali — Sulla sorte degli Spiriti —
Sulla salute — Sulle invenzioni e scoperte — Sui tesori nascosti — Sugli altri mondi



Osservazioni preliminari


286. Non sarà mai eccessiva l'importanza che si deve dare alla maniera di porre le domande e, più ancora, alla natura delle domande. Due sono le cose da considerare in quelle che si rivolgono agli Spiriti: la forma e la sostanza. Per quanto riguarda la forma, esse devono essere redatte con chiarezza e precisione, evitando le domande complesse. Ma c'è un altro punto non meno importante ed è l'ordine che deve presiedere alla disposizione delle domande. Quando un argomento richiede una serie di domande, è essenziale che esse si concatenino con metodo, in maniera che naturalmente le une derivino dalle altre. Gli Spiriti rispondono così a esse molto più facilmente e più chiaramente che se fossero poste a caso, passando senza successione da un argomento all'altro. Per questa ragione è sempre molto utile prepararle in precedenza, salvo intercalare a esse, seduta stante, quelle che sono suggerite dalle circostanze. Oltre alla redazione delle domande, la quale dovrebbe risultare migliore se fatta a mente riposata, questo lavoro preparatorio è, come abbiamo già detto, una sorta di evocazione anticipata, a cui lo Spirito potrebbe aver assistito ed essersi così disposto a rispondere. Si noterà che molto spesso lo Spirito risponde in anticipo a certe domande, il che prova ch'egli già le conosceva.

La sostanza della domanda richiede un'attenzione ancora più seria, perché spesso è la natura della domanda che provoca una risposta esatta o falsa. Ve ne sono alcune alle quali gli Spiriti non possono o non devono rispondere per motivi che ci sono sconosciuti: insistere è dunque inutile. Ma ciò che si deve soprattutto evitare sono le domande fatte con il solo scopo di mettere alla prova la loro perspicacia. Quando una cosa esiste, si dice, essi devono saperlo. Ora, è precisamente perché la cosa è da voi conosciuta o perché avete i mezzi per verificarla voi stessi, che essi non si danno la pena di rispondere. Questo sospetto li irrita e non si ottiene niente di soddisfacente. Non ne abbiamo forse degli esempi fra di noi, tutti i giorni? Uomini superiori, e che hanno coscienza del loro valore, si divertirebbero forse a rispondere a tutte le stupide domande che tendessero a sottoporli a un esame come degli scolari? Il desiderio di fare, della tale o talaltra persona, un adepto non è affatto per gli Spiriti un motivo per soddisfare una vana curiosità. Essi sanno che la convinzione presto o tardi arriverà, e i mezzi ch'essi impiegano per procurarla non sempre sono quelli che noi pensiamo.

Immaginate un uomo serio, occupato in cose utili e importanti, incessantemente importunato dalle puerili domande d'un fanciullo, e avrete un'idea di ciò che devono pensare gli Spiriti superiori di tutte le futilità che vengono loro ammannite. Da ciò, però, non consegue affatto che uno non possa ottenere da parte degli Spiriti utili chiarimenti e soprattutto ottimi consigli. Ma essi rispondono più o meno bene, secondo le cognizioni che posseggono essi stessi, l'interesse che noi meritiamo da parte loro, l'affetto ch'essi ci portano e, infine, secondo lo scopo che ci si propone e l'utilità che essi vedono nella cosa. Ma se tutta la nostra considerazione si limita a ritenerli più capaci di altri nell'illuminarci meglio sulle cose di questo mondo, è chiaro che non possono nutrire per noi una profonda simpatia. Perciò essi non fanno che delle apparizioni brevissime e spesso, secondo il grado della loro imperfezione, dimostrano il loro cattivo umore per essere stati disturbati inutilmente.

287. Alcune persone pensano che sia preferibile astenersi dal porre delle domande e che convenga attendere l'insegnamento degli Spiriti, senza provocarlo. Questo è un errore. Gli Spiriti, senza alcun dubbio, danno istruzioni spontanee di altissima portata, e che si avrebbe torto a trascurare. Ma ci sono delle spiegazioni che si attenderebbero spesso troppo a lungo, se non le si sollecitasse. Senza le domande che noi abbiamo proposto, Il libro degli Spiriti e Il Libro dei medium sarebbero ancora da farsi, o almeno sarebbero ben più incompleti, e una immensità di problemi di grande importanza sarebbe ancora da risolvere. Le domande, lungi dall'avere il benché minimo inconveniente, sono di grandissima utilità dal punto di vista dell'istruzione, quando si sappiano tenere nei dovuti limiti. Esse hanno anche un altro vantaggio: quello di concorrere allo smascheramento degli Spiriti ingannatori che, essendo più vacui che sapienti, raramente subiscono a loro vantaggio la prova di domande dalla logica serrata, attraverso le quali li si respinge nei loro ultimi baluardi di difesa. Siccome gli Spiriti veramente superiori non hanno nulla da temere da un simile controllo, sono essi i primi a provocare delle spiegazioni sui punti oscuri. Gli altri, al contrario, poiché temono di avere a che fare con un antagonista più forte, mettono una grande cura nell'evitare tali spiegazioni; per questo motivo raccomandano in generale ai medium, che essi desiderano dominare e a coloro ai quali vogliono far accettare le loro utopie, di astenersi da ogni controversia riguardo ai loro insegnamenti.

Se si è ben compreso ciò che noi abbiamo detto fin qui in quest'opera, ci si può già fare un'idea dell'ambito nel quale conviene racchiudere le domande che si possono rivolgere agli Spiriti. Tuttavia, per maggior sicurezza, diamo qui di seguito le risposte che essi ci hanno dato riguardo ai principali argomenti, sui quali le persone poco esperte sono generalmente portate a interrogarli.

288. Domande simpatiche o antipatiche agli Spiriti

1. GliSpiriti rispondono volentieri alle domande che vengono loro rivolte?

«Secondo le domande. Gli Spiriti superiori rispondono sempre con piacere a quelle che hanno come fine il bene e i mezzi per farvi progredire. Ma non danno ascolto alle domande futili.»

2. È sufficiente che una domanda sia seria per ottenere una risposta seria?

«No. Ciò dipende dallo Spirito che risponde.»

— Ma una domanda seria non allontana gli Spiriti leggeri?

«Non è la domanda che allontana gli Spiriti leggeri, ma il carattere di colui che la formula.»

3. Quali sono le domande particolarmente antipatiche ai buoni Spiriti?

«Tutte quelle che sono inutili e che sono fatte o per curiosità o con il fine di sperimentarli. In questi casi non vi rispondono e si allontanano.

— Ci sono domande che siano antipatiche agli Spiriti imperfetti?

«Non ci sono che quelle che possono far scoprire la loro ignoranza o la loro frode quando cercano di ingannare; altrimenti essi rispondono a tutto, senza preoccuparsi della verità.»

4. Che cosa pensare delle persone che nelle comunicazioni spiritiste vedono soltanto una distrazione e un passatempo, oppure un mezzo per ottenere delle rivelazioni su ciò che interessa loro?

«Queste persone piacciono molto agli Spiriti inferiori, i quali, allo stesso modo di quelle, vogliono divertirsi e sono contenti quando le hanno ingannate.»

5. Quando gli Spiriti non rispondono a certe domande, è per effetto della loro volontà, o perché una potenza superiore si oppone a certe rivelazioni?

«L'una e l'altra cosa. Ci sono cose che non possono essere rivelate e altre che lo Spirito stesso non conosce.»

— Ma insistendo risolutamente, lo Spirito finirebbe col rispondere?

«No. Lo Spirito che non vuole rispondere ha sempre la facoltà di andarsene. È per questo che è necessario attendere il momento in cui vi si dice di farlo, e soprattutto è necessario che non vi ostiniate a volerci far rispondere. Insistere per avere una risposta che non vi si vuol dare è il mezzo più sicuro per essere ingannati.»

6. Tutti gli Spiriti sono in grado di comprendere le domande che vengono loro rivolte?

«Ben lungi da ciò! Gli Spiriti inferiori sono incapaci di comprendere certe domande, il che non impedisce loro di rispondere bene oppure male, proprio come avviene tra voi.»

OSSERVAZIONE. In certi casi, e allorché la cosa si riveli utile, accade frequentemente che uno Spirito più illuminato venga in aiuto dello Spirito ignorante e gli suggerisca quello che deve dire. Ciò si riconosce facilmente dal contrasto di certe risposte e, inoltre, perché lo Spirito stesso di solito lo ammette. Questo avviene soltanto per gli Spiriti ignoranti, ma in buona fede; mai, però, per quelli che fanno sfoggio d'un falso sapere.

289. Domande sull'avvenire

7. Gli Spiriti possono farci conoscere il futuro?

«Se l'uomo conoscesse il futuro, trascurerebbe il presente.»

Ancora un punto sul quale insistete sempre per avere una risposta precisa. Questo è un grande torto, perché la manifestazione degli Spiriti non è un mezzo di divinazione. Se poi volete assolutamente una risposta, essa vi sarà data da uno Spirito folletto: noi ve lo abbiamo detto a ogni istante» (vedere ne Il libro degli Spiriti, "Conoscenza del futuro", n. 868).

8. Tuttavia, non ci sono forse, a volte, avvenimenti futuri che sono spontaneamente annunciati, e con verità, dagli Spiriti?

«Può accadere che lo Spirito preveda cose che egli giudica utile far conoscere o che egli abbia proprio la missione di farvi conoscere. Ma qui vi è ancor più da diffidare degli Spiriti ingannatori, i quali si divertono a fare predizioni. Non c'è che l'insieme delle circostanze che può far valutare il grado di fiducia ch'esse meritano.»

9. Qual è il genere di predizione di cui si deve maggiormente diffidare?

«Di tutte quelle predizioni che non hanno un fine di utilità generale. Le predizioni personali possono quasi sempre essere considerate come false.»

10. Qual è lo scopo degli Spiriti i quali annunciano spontaneamente eventi che non hanno poi luogo?

«Il più delle volte è per divertirsi della credulità, del timore o della gioia che essi causano; poi se la ridono della delusione. Queste predizioni menzognere, tuttavia, hanno talvolta uno scopo più serio, quello cioè di mettere alla prova colui al quale esse sono dirette, al fine di vedere la maniera con cui prende la cosa, nonché la natura dei sentimenti, buoni o cattivi, che essa fa nascere in lui.»

OSSERVAZIONE. Tale sarebbe, per esempio, l'annuncio di ciò che potrebbe lusingare la cupidigia o l'ambizione, quali la morte di una persona, la prospettiva di un'eredità ecc.

11. Perché gli Spiriti seri, quando fanno presentire un avvenimento, ordinariamente non ne fissano affatto la data? Da parte loro, si tratta d'impotenza o di volontà?

«Dell'una e dell'altra cosa. Essi possono, in certi casi, far presentire un avvenimento: questo, allora, è un avvertimento ch'essi vi danno. Quanto a precisarne l'epoca, spesso non devono farlo; anzi spesso non possono farlo, perché essi stessi non lo sanno. Lo Spirito può prevedere che una cosa avrà luogo, ma il momento preciso può dipendere da avvenimenti che non sono ancora accaduti e che Dio solo conosce. Gli Spiriti leggeri, che non si fanno alcuno scrupolo di ingannarvi, vi indicano i giorni e le ore, senza preoccuparsi della riuscita. È per questo che ogni predizione circostanziata deve apparirvi sospetta.

Ancora una volta, la nostra missione è quella di farvi progredire: noi vi aiutiamo tanto quanto possiamo. Colui che agli Spiriti domanda la saggezza non sarà mai ingannato; ma non crediate che noi perderemo il nostro tempo ad ascoltare tutte le vostre sciocchezze e a predirvi la buona ventura. Noi lasciamo queste cose agli Spiriti leggeri, che di queste cose si divertono come dei bambini birichini.

La Provvidenza ha posto dei limiti alle rivelazioni che possono essere fatte all'uomo. Gli Spiriti seri mantengono il silenzio su tutto ciò che è loro vietato di far conoscere. Insistendo per avere una risposta, voi vi esponete ai raggiri degli Spiriti inferiori, sempre pronti ad afferrare le occasioni per tendere tranelli alla vostra credulità.»

OSSERVAZIONE. Gli Spiriti vedono o presentono, per induzione, gli avvenimenti futuri; li vedono realizzarsi in un tempo che non misurano come noi. Per precisare l'epoca di un avvenimento futuro, essi dovrebbero identificarsi con la nostra maniera di calcolare la durata, cosa che non sempre ritengono necessaria. Da qui, non di rado una causa di errori apparenti.

12. Non ci sono forse uomini dotati di una facoltà speciale che fa loro intravedere il futuro?

«Sì. Sono quelli la cui anima si libera della materia, ed è allora che

lo Spirito vede. Quando ciò è utile, Dio permette loro di rivelare alcune cose a fin di bene. Tuttavia, anche tra di loro, sono in numero maggiore gli impostori e i ciarlatani. Questa facoltà sarà più comune in futuro.»

13. Che cosa pensare degli Spiriti che si compiacciono di predire a qualcuno la sua morte nel giorno e nell'ora prefissati?

«Si tratta di cattivi Spiriti che si divertono, anzi di cattivissimi Spiriti che si divertono. Costoro non hanno altro scopo che quello di gioire della paura che essi causano. Non c'è mai da preoccuparsene.»

14. Come avviene che certe persone siano avvertite con un presentimento, riguardo all'epoca della loro morte?

«Il più delle volte, è il loro stesso Spirito che viene a saperlo nei suoi momenti di libertà e che ne conserva una intuizione al risveglio. È per questo motivo che tali persone, essendosi preparate, non se ne spaventano né se ne turbano. Esse non vedono in questa separazione del corpo e dell'anima che un cambiamento di situazione o, se preferite, e per usare un linguaggio più ordinario, l'abbandono di un abito di panno grezzo per un abito di seta. La paura della morte diminuirà nella misura in cui le credenze spiritiste si diffonderanno.»

290. Sulle esistenze passate e future

15. Gli Spiriti possono farci conoscere le nostre esistenze passate?

«Dio permette talvolta che esse siano rivelate, a seconda dello scopo. Se è per la vostra edificazione e per la vostra istruzione, esse saranno vere; in questo caso, la rivelazione è fatta quasi sempre spontaneamente e in maniera del tutto imprevista. Mai, però, Dio permette ciò per soddisfare una vana curiosità.»

— Perché alcuni Spiriti non si rifiutano mai di fare queste specie di rivelazioni?

«Sono Spiriti burloni che si divertono a vostre spese. In generale, voi dovete considerare false, o perlomeno sospette, tutte le rivelazioni di questa natura che non abbiano un fine eminentemente serio e utile. Gli Spiriti ingannatori si divertono nel lusingare l'amor proprio delle persone, attribuendo loro false origini. Ci sono medium e credenti che prendono per oro colato ciò che viene loro detto su questo punto, e che non vedono come lo stato attuale del loro Spirito per nulla giustifichi il rango ch'essi pretendono di aver occupato. Piccola vanità di cui si divertono gli Spiriti burloni così come gli uomini. Sarebbe più logico e più conforme al cammino progressivo degli esseri che essi fossero saliti anziché essere discesi, la qual cosa sarebbe anche più onorevole per loro. Perché uno possa prestar fede a questo genere di rivelazioni, sarebbe necessario che esse fossero fatte spontaneamente, da diversi medium inconsapevoli sia gli uni degli altri sia di quanto fosse stato anteriormente rivelato; allora, in tal caso, vi sarebbe una evidente ragione per credere.»

— Se non possiamo conoscere la nostra individualità anteriore, ne consegue che non possiamo sapere nulla né del genere di esistenza che abbiamo avuto, né della posizione sociale che abbiamo occupato, né delle qualità e dei difetti che in noi hanno predominato?

«No. Ciò può essere rivelato, perché voi possiate trarne profitto per il vostro miglioramento. D'altronde, studiando il vostro presente, voi stessi potete dedurre il vostro passato» (vedere ne Il libro degli Spiriti, " Oblio del passato", n. 392).

16. Può essere rivelato qualcosa sulle nostre esistenze future?

«No. Tutto ciò che vi diranno certi Spiriti a questo riguardo non può essere che uno scherzo. E ciò ben si comprende: la vostra esistenza futura non può essere determinata prima, poiché essa sarà come l'avrete fatta voi stessi con la vostra condotta sulla Terra, e con le risoluzioni che avrete prese quando sarete Spiriti. Meno avrete da espiare e più essa sarà felice. Ma sapere dove e come sarà questa esistenza è, ancora una volta, impossibile, salvo il caso speciale e raro di quegli Spiriti che si trovano sulla Terra soltanto per compiervi una missione importante, perché in tal caso il loro cammino è in qualche modo tracciato anticipatamente.»

291.
Sugli interessi morali e materiali

17. Si possono chiedere dei consigli agli Spiriti?

«Sì, certamente. I buoni Spiriti non si rifiutano mai di aiutare quelli che li invocano con fiducia, soprattutto per quanto concerne l'anima. Respingono, invece, gli ipocriti, quelli che hanno l'aria di chiedere la luce e si compiacciono delle tenebre.»

18. Gli Spiriti possono dare dei consigli sulle cose di interesse privato?

«Qualchevolta, secondo il motivo. Ciò dipende anche da quelli a cui ci si rivolge. Gli avvertimenti che concernono la vita privata sono dati con maggior esattezza dagli Spiriti familiari, perché essi si affezionano a una persona e s'interessano a tutto ciò che la riguarda: è l'amico, il confidente dei vostri più segreti pensieri. Ma spesso voi li stancate con domande così banali che essi vi lasciano lì. Interrogare su cose intime degli Spiriti che sono a voi estranei sarebbe tanto assurdo quanto rivolgervi, per questo, al primo individuo che incontraste sul vostro cammino. Voi non dovreste mai dimenticare che la puerilità delle domande è incompatibile con la superiorità degli Spiriti. Bisogna anche tener conto delle qualità dello Spirito familiare, il quale può essere buono o cattivo, a seconda delle sue simpatie per la persona alla quale egli si lega. Lo Spirito familiare d'un uomo cattivo è uno Spirito cattivo, i cui consigli possono essere perniciosi, ma egli si allontana e cede il posto a uno Spirito migliore, se l'uomo stesso migliora. Simili con i simili.»

19. Gli Spiriti familiari possono favorire gli interessi materiali attraverso le rivelazioni?

«Lo possono. E qualche volta lo fanno, a seconda delle circostanze. Ma state pur certi che giammai i buoni Spiriti si prestano a servire la cupidigia. I cattivi fanno brillare davanti ai vostri occhi mille attrattive per stimolare la vostra avidità, e mistificarvi quindi con l'inganno. Sappiate anche che se la vostra prova è quella di subire la tale o talaltra vicissitudine, i vostri Spiriti protettori vi possono aiutare a sopportarla con maggiore rassegnazione, ad addolcirla talvolta; ma nell'interesse stesso del vostro avvenire, non è loro permesso liberarvene. Si comporta così anche il buon padre, che non accorda al suo bambino tutto quanto desidera.»

OSSERVAZIONE. I nostri Spiriti protettori possono, in molte circostanze, indicarci la via migliore, senza tuttavia condurci per mano, altrimenti perderemmo ogni iniziativa e non oseremmo più fare un passo senza fare ricorso a loro, e ciò a danno del nostro perfezionamento. Per progredire, l'uomo ha spesso bisogno di acquisire l'esperienza a sue spese. È per questo che gli Spiriti saggi ci danno dei consigli e poi spesso ci abbandonano alle nostre stesse forze, come farebbe un abile istitutore con i suoi allievi. Nelle circostanze ordinarie della vita, essi ci consigliano attraverso l'ispirazione e ci lasciano tutto il merito del bene, così come ci lasciano tutta la responsabilità di ogni cattiva scelta.

Sarebbe abusare della condiscendenza degli Spiriti familiari e fraintendere la loro missione, se li si interrogasse a ogni istante sulle cose più comuni, come fanno taluni medium. Ve ne sono di quelli che, per un sì o per un no, prendono la matita e chiedono consiglio per l'azione più semplice. Questa mania è indice della piccolezza delle idee; nello stesso tempo, c'è la presunzione di credere che si abbia sempre uno Spirito pronto agli ordini, e che non abbia nient'altro da fare che occuparsi di noi e dei nostri piccoli interessi. Ciò significa inoltre annientare la propria facoltà di giudizio e ridursi a un ruolo puramente passivo, senza utilità per la vita presente e certamente pregiudizievole per l'avanzamento futuro. Se c'è della puerilità nell'interrogare gli Spiriti per futili cose, non ce n'è certo meno da parte degli Spiriti nell'occuparsi spontaneamente di ciò che potremmo definire dettagli delle faccende domestiche. Costoro possono anche essere dei buoni Spiriti, ma di certo sono ancora molto terreni.

20. Se una persona, morendo, lascia degli affari ingarbugliati, si può chiedere al suo Spirito di aiutarci a districarli? E si può anche interrogarlo circa le sostanze reali che quello ha lasciato — nel caso in cui queste sostanze non fossero conosciute —, se ciò è nell'interesse della giustizia?

«Voi dimenticate che la morte è una liberazione dalle preoccupazioni della Terra. Credete voi dunque che lo Spirito, il quale è felice della sua libertà, venga volentieri a riprendersi la sua catena e a occuparsi di cose che non lo riguardano più, per soddisfare la cupidigia dei suoi eredi, i quali hanno forse gioito della sua morte, nella speranza che essa sia per loro vantaggiosa? Voi parlate di giustizia; ma la giustizia, per questi eredi, sta nel disinganno della loro cupidigia. Questo sarebbe l'inizio delle punizioni che Dio riserva alla loro avidità per i beni della Terra. D'altra parte, le situazioni imbarazzanti, nelle quali lascia a volte la morte di una persona, fanno parte delle prove della vita e non è nel potere di nessuno Spirito di liberarvene, poiché esse stanno nei decreti di Dio.»

OSSERVAZIONE. La risposta di cui sopra deluderà senza dubbio coloro che s'immaginano che gli Spiriti non abbiano niente di meglio da fare che servirci come ausiliari chiaroveggenti, per guidarci non verso il Cielo, ma sulla Terra. Un'altra considerazione viene in appoggio a questa risposta. Se un uomo ha lasciato, durante la vita, i suoi affari in disordine per incuria, non è verosimile che dopo la morte abbia per essi maggiori cure, poiché deve essere felice di essersi liberato dei fastidi che gli procuravano e, per quanto poco possa egli essere elevato, attribuirà ai suoi affari ancor minore importanza, sia come Spirito sia come uomo. Quanto ai beni sconosciuti che avrebbe potuto lasciare, egli non ha alcuna ragione di interessarsene per degli avidi eredi, i quali probabilmente non penserebbero più a lui se non sperassero di ricavarne qualcosa. E s'egli fosse ancora imbevuto delle passioni umane, potrebbe trarre dalla loro disillusione un maligno piacere.

Se, nell'interesse della giustizia e delle persone che gli sono care, uno Spirito ritiene utile fare delle rivelazioni di questo genere, lo fa spontaneamente; e per questo non è necessario né essere medium né ricorrere a un medium. Il proprio Spirito condurrà alla conoscenza delle cose attraverso circostanze fortuite, giammai su domanda che gli venga rivolta a tal proposito, visto che questa domanda non può cambiare la natura delle prove che si devono subire. Essa, piuttosto, capace di aggravarle, poiché è quasi sempre indice di cupidigia, e prova allo Spirito che ci si occupa di lui per interesse (vedere qui il n. 295).


292. Sulla sorte degli Spiriti

21. Si possono domandare agli Spiriti dei chiarimenti sulla loro situazione nel mondo spirituale?

«Sì. Essi li danno volentieri quando la domanda è dettata dalla simpatia o dal desiderio di essere utili, e non dalla curiosità.»

22. Gli Spiriti possono descrivere la natura delle loro sofferenze o della loro felicità?

«Perfettamente. E queste rivelazioni sono di grande insegnamento per voi, perché vi iniziano alla vera natura delle pene e delle ricompense future. Distruggendo le false idee che voi vi fate a questo riguardo, tali rivelazioni tendono a rinnovare la vostra fede e la vostra fiducia nella bontà di Dio. I buoni Spiriti sono felici di descrivervi la felicità degli eletti; mentre i cattivi potrebbero essere costretti a descrivere le loro sofferenze, al fine di provocare in loro il pentimento. A volte essi vi trovano anche una specie di sollievo: è l'infelice che leva il suo lamento nella speranza di ottenere compassione.

Non dimenticate che lo scopo essenziale ed esclusivo dello Spiritismo è il vostro miglioramento, ed è perché voi lo raggiungiate che è permesso agli Spiriti di iniziarvi alla vita futura, offrendovi degli esempi di cui voi potete approfittare. Quanto più vi identificherete con il mondo che vi attende, tanto meno rimpiangerete quello dove attualmente vi trovate. Questo è, insomma, il fine attuale della rivelazione.»

23. Evocando una persona, la cui sorte sia sconosciuta, si potrà sapere dalla stessa se essa esiste ancora?

«Sì, a patto che l'incertezza della sua morte non costituisca una necessità, o una prova, per coloro che hanno interesse a saperlo.»

— Se è morta, può essa far conoscere le circostanze della sua morte, in modo da poter essere verificata?

«Qualora attribuisca a ciò una qualche importanza, essa lo farà; altrimenti se ne curerà ben poco.»

OSSERVAZIONE. L'esperienza dimostra che, in questo caso, lo Spirito non è affatto istigato dai motivi di interesse, che possono avere i vivi, per conoscere le circostanze della sua morte. Se ci tiene a rivelarle, lo fa di sua volontà, sia per via medianica, sia per quella delle visioni o apparizioni, e può allora dare le più precise delle indicazioni. In caso contrario, uno Spirito mistificatore può perfettamente ingannare e divertirsi a far fare delle ricerche inutili.

Accade frequentemente che la sparizione di una persona, la cui morte non può essere ufficialmente costatata, porti dei disagi negli affari di famiglia È soltanto in casi rarissimi ed eccezionalissimi che abbiamo visto gli Spiriti mettere sulla via della verità, dopo la domanda che era stata loro rivolta in proposito. Se volessero farlo, lo potrebbero senza dubbio fare, ma spesso ciò non è loro permesso, poiché tali disagi sono delle prove per coloro che fossero interessati a liberarsene.

Significa dunque cullarsi in una chimerica speranza il tentare con questo mezzo il recupero di eredità, di cui la cosa più positiva è il denaro che si spende a tal fine.

Non mancano, poi, Spiriti disposti ad alimentare simili speranze, e che non si fanno alcuno scrupolo d'indurre gli interessati a ricerche delle quali sono spesso felici di essersi liberati con un po' di ridicolo.


293. Sulla salute

24. Possono gli Spiriti dare dei consigli relativi alla salute?

«La salute è una condizione necessaria per il lavoro che si deve svolgere sulla Terra, ed è per questo che gli Spiriti se ne occupano volentieri. Ma siccome fra di loro ci sono sia i sapienti sia gli ignoranti, non conviene, più per questo che per altre cose, rivolgersi al primo venuto.»

25. Rivolgendosi allo Spirito di una celebrità medica, si è più certi di ottenere un buon consiglio?

«Le celebrità mediche terrene non sono infallibili e hanno spesso delle idee sistematiche che non sempre sono giuste e dalle quali la morte non le libera immediatamente. La scienza terrena è ben poca cosa di fronte alla scienza celeste. Soltanto gli Spiriti superiori posseggono quest'ultima scienza. Senza avere nomi a voi noti, essi possono saperne, su tutte le cose, molto di più dei vostri scienziati. Non è la sola scienza che rende superiori gli Spiriti, e voi sareste molto stupiti della categoria cui appartengono certi scienziati fra di noi. Lo Spirito di uno scienziato può, dunque, non saperne di più di quando si trovava sulla Terra, se egli non è progredito come Spirito.»

26. Lo scienziato, divenuto Spirito, riconosce i suoi errori scientifici?

«Se egli è giunto a un grado abbastanza elevato, da essersi liberato della sua vanità e da comprendere che il suo sviluppo non è ancora completo, riconosce i suoi errori e li confessa senza vergogna. Ma se ancora non si è sufficientemente smaterializzato, egli può conservare qualcuno dei pregiudizi di cui era intriso sulla Terra.»

27. Un medico potrebbe, evocando gli Spiriti dei suoi malati che sono morti, ottenerne dei chiarimenti sulle cause della loro morte, sulle mancanze ch'egli ha potuto commettere nel trattamento, e acquisire così un accrescimento della sua esperienza?

«Lo può. E ciò gli sarebbe molto utile, soprattutto se si facesse assistere da Spiriti illuminati, i quali supplirebbero alla mancanza di cognizioni in certi malati. Ma per questo bisognerebbe che il medico facesse uno studio in maniera seria e costante, con uno scopo umanitario e non come mezzo per acquisire, senza fatica, sapere e fortuna.»


294. Sulle invenzioni e sulle scoperte

28. Possono gli Spiriti guidare gli uomini nelle ricerche scientifiche e nelle scoperte?

«La scienza è l'opera del genio; essa non deve acquisirsi che con il lavoro, perché è solo per mezzo del lavoro che l'uomo progredisce nel suo cammino. Quale merito avrebbe mai se non avesse che da interrogare gli Spiriti per sapere tutto? Ogni imbecille potrebbe diventare scienziato a questo prezzo. La stessa cosa avviene per le invenzioni e le scoperte industriali. Poi, un'altra considerazione: ogni cosa deve giungere a suo tempo e quando le idee sono mature per riceverla. Se l'uomo disponesse di questo potere, sovvertirebbe l'ordine delle cose, facendo in modo che i frutti spuntassero prima della loro stagione.

Dio disse all'uomo: "Tu trarrai il nutrimento dalla terra col sudore della tua fronte". Mirabile figura che dipinge la condizione in cui l'uomo si trova qui sulla Terra. Egli deve progredire in tutto attraverso lo sforzo del suo lavoro. Se gli si offrissero le cose bell'e fatte, a che cosa gli servirebbe la sua intelligenza? Sarebbe come per lo scolaro, il cui compito fosse fatto da un altro.»

29. Lo scienziato e l'inventore non sono mai assistiti dagli Spiriti nelle loro ricerche?

«Oh, ma questo è ben differente! Quando il tempo di una scoperta è giunto, gli Spiriti incaricati di dirigerne il cammino, cercano l'uomo in grado di portarlo a buon fine e gli ispirano le idee necessarie, in modo da lasciare a lui tutto il merito, poiché bisogna che egli elabori queste idee e le metta in opera. Ed è così per tutte le grandi opere dell'intelligenza umana. Gli Spiriti lasciano ogni uomo nella sua sfera. Di colui che non è adatto che a dissodare la terra non faranno certo il depositario dei segreti di Dio; ma sapranno trarre dall'oscurità l'uomo capace di assecondare i Suoi disegni. Dunque, non lasciatevi assolutamente trascinare dalla curiosità o dall'ambizione lungo una strada che non è allo scopo dello Spiritismo e che vi condurrebbe alle più ridicole mistificazioni.»

OSSERVAZIONI.La conoscenza più approfondita dello Spiritismo ha calmato la febbre delle scoperte, che all'inizio ci si era immaginati di poter fare con questo mezzo. Si era perfino arrivati a chiedere agli Spiriti delle ricette per tingere e far ricrescere i capelli, per guarire i calli ai piedi ecc. Noi abbiamo visto molte persone che hanno ritenuto ormai fatta la loro fortuna, e nulla hanno ottenuto se non dei procedimenti più o meno ridicoli. Accade lo stesso, quando si vuole, con l'aiuto degli Spiriti, penetrare il mistero dell'origine delle cose. Certi Spiriti hanno, su queste materie, i loro sistemi, che spesso non sono migliori di quelli degli uomini, e che è prudente accogliere soltanto con la massima riserva.


295. Sui tesori nascosti

30. Possono gli Spiriti far scoprire i tesori nascosti?

«GliSpiriti superiori non si occupano di queste cose; ma ci sono Spiriti sbeffeggiatori che indicano spesso dei tesori che non esistono, oppure possono anche indicarne uno in un luogo, mentre esso si trova in un luogo opposto. E ciò ha la sua utilità, poiché serve a dimostrare che la vera fortuna è nel lavoro. Se la Provvidenza destina delle ricchezze nascoste a qualcuno, questi le troverà naturalmente; altrimenti no.»

31. Che cosa pensare della credenza negli Spiriti guardiani di tesori nascosti?

«Gli Spiriti che non sono ancora smaterializzati si attaccano alle cose. Avari che hanno nascosto i loro tesori possono ancora sorvegliarli e custodirli dopo la morte; e il timore — in cui essi vivono — di vederli portar via è uno dei loro castighi, finché non comprendono l'inutilità di ciò da parte loro. Ci sono anche gli Spiriti della Terra, incaricati di dirigerne le trasformazioni interiori e che, per allegoria, sono stati trasformati in guardiani delle ricchezze naturali.»

OSSERVAZIONE. La questione dei tesori nascosti si trova nella medesima categoria delle eredità sconosciute. Ben folle sarebbe colui che contasse sulle pretese rivelazioni che potrebbero essergli fatte dai burloni del mondo invisibile. Abbiamo già detto che, qualora gli Spiriti vogliano o possano fare simili rivelazioni, le fanno spontaneamente e non hanno bisogno dei medium per questo. Eccone, qui di seguito, un esempio.

Una signora aveva appena perduto il marito, dopo trent'anni di vita coniugale, e si trovava sul punto di essere cacciata via dalla sua casa e, inoltre, senza alcuna risorsa economica, dai suoi figliastri, che ella aveva sempre trattato come fosse la loro madre. Il suo dispiacere era al culmine, allorché una sera le appare suo marito che le dice di seguirlo nel suo studio. Là egli le mostra la sua scrivania, che era ancora sotto sigilli, e attraverso un effetto di seconda vista gliene fa vedere l'interno; poi le indica un tiretto segreto, ch'ella non conosceva e di cui egli le spiega il meccanismo, aggiungendo: «Io avevo previsto ciò che ora sta succedendo e ho voluto assicurare la tua sorte; in questo tiretto ci sono le mie ultime disposizioni: io ti cedo il godimento di questa casa e una rendita di...» Quindi scompare. Il giorno in cui furono levati i sigilli, nessuno riuscì ad aprire il tiretto. La signora racconta allora ciò che le era accaduto; apre il tiretto seguendo le indicazioni di suo marito e lì viene in effetti trovato il testamento secondo quanto le era stato annunciato.


296. Sugli altri mondi

32. Quale grado di fiducia si può avere circa le descrizioni che gli Spiriti fanno dei differenti mondi?

«Ciò dipende dal grado di avanzamento reale degli Spiriti che danno queste descrizioni; poiché voi comprenderete che degli Spiriti ordinari sono incapaci di informarvi a questo riguardo, così come presso di voi un ignorante è incapace di descrivere tutti i paesi della Terra. Voi fate spesso, su questi mondi, delle domande scientifiche che questi Spiriti non possono soddisfare. Se essi sono in buona fede parlano di questi quesiti secondo le loro idee personali; se si tratta di Spiriti leggeri, si divertono a darvi delle descrizioni bizzarre e fantastiche; tanto più che questi Spiriti, i quali nell'erraticità non sono sprovvisti d'immaginazione più di quanto lo fossero sulla Terra, attingono in questa loro facoltà il racconto di molte cose che non hanno nulla di reale. Tuttavia non credete all'assoluta impossibilità di avere su questi mondi alcuni chiarimenti. I buoni Spiriti amano anche descrivervi quelli che essi abitano, affinché ciò vi serva d'insegnamento per migliorarvi, inducendovi a seguire il cammino che vi condurrà a questi mondi. È, questo, un mezzo per fissare le vostre idee sull'avvenire e per non lasciarvi nel vago.»

— Come si può verificare l'esattezza di queste descrizioni?

«La verifica migliore è la concordanza che può esserci tra di esse. Ma ricordatevi che tali descrizioni hanno per scopo il vostro miglioramento morale e che, di conseguenza, è sullo stato morale degli abitanti che voi potete essere meglio informati, e non sullo stato fisico o geologico di questi globi. Con le vostre cognizioni attuali voi non potreste neppure comprenderlo; questo studio non servirebbe affatto al vostro progresso sulla Terra, e avrete ogni possibilità di farlo quando vi ci troverete.»

OSSERVAZIONE. Le domande sulla costituzione fisica e sugli elementi astronomici dei mondi rientrano nell'ordine delle ricerche scientifiche, delle quali gli Spiriti non devono risparmiarci la fatica. Senza di ciò, un astronomo troverebbe assai comodo far eseguire da loro i suoi calcoli, cosa che, senza dubbio, si guarderebbe dal confessare. Se gli Spiriti potessero, attraverso la rivelazione, risparmiare il lavoro di una scoperta, è probabile che lo farebbero, ma a favore di uno scienziato tanto modesto da riconoscerne palesemente la fonte, piuttosto che a vantaggio di quegli orgogliosi che li rinnegano e al cui amor proprio, al contrario, essi molte volte procurano delle disillusioni.