IL LIBRO DEI MEDIUM o GUIDA DEI MEDIUM E DEGLI EVOCATORI

Allan Kardec

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300. A che cosa serve l'insegnamento degli Spiriti, diranno alcune persone, se esso non ci offre una certezza maggiore di quella dell'insegnamento umano? La risposta a questo quesito è facile. Noi non accettiamo con eguale fiducia l'insegnamento di tutti gli uomini, e fra due dottrine noi diamo la preferenza a quella il cui autore ci sembra il più illuminato, il più capace, il più saggio, il meno accessibile alle passioni. Allo stesso modo bisogna comportarsi con gli Spiriti. Se nel numero ce ne sono di quelli che non sono al disopra dell'Umanità, molti sono quelli che l'hanno oltrepassata, e questi possono darci delle istruzioni che noi invano cercheremmo presso gli uomini, anche tra i più sapienti. È a distinguerli dalla turba degli Spiriti inferiori che bisogna impegnarsi, se ci si vuole illuminare, ed è a questa distinzione che conduce la conoscenza approfondita dello Spiritismo. Ma queste istruzioni hanno anche un limite, e se non è dato agli Spiriti di sapere tutto, a maggior ragione la medesima cosa deve esserlo per gli uomini. Vi sono dunque cose sulle quali li si interrogherebbe invano, sia perché è loro vietato rivelarle, sia perché le ignorano essi stessi, e sulle quali non possono darci che le loro opinioni personali. Ora, sono proprio queste opinioni personali che gli Spiriti orgogliosi danno come verità assolute. È soprattutto su quanto deve rimanere nascosto, come il futuro e il principio delle cose, che essi insistono di più, per darsi l'aria di essere in possesso dei segreti di Dio. Così, è su questi punti che ci sono più contraddizioni (vedere il capitolo precedente).