1014a. Si comprende che così possa essere da parte di Spiriti che
vogliono istruirci. Ma come si spiega che certi Spiriti, interrogati
sulla loro condizione, abbiano risposto che soffrono le torture
dell'inferno o del purgatorio?
«Quando gli Spiriti sono
inferiori, e ancora non completamente smaterializzati, conservano in
parte le loro idee terrene e rendono le loro impressioni con termini che
sono loro familiari. Essi si trovano in un ambiente che permette loro
di sondare solo in parte il futuro. È per questo motivo che sovente
degli Spiriti erranti, o recentemente disincarnati, parlano come
avrebbero parlato da vivi. Inferno si può tradurre con una vita di prove estremamente penose, con l'incertezza di averne un'altra migliore. Purgatorio
può tradursi con una vita anch'essa di prove, ma con la coscienza di un
futuro migliore. Quando provate un grande dolore, non dite anche voi
che soffrite come dannati? Si tratta solo di parole e sempre in senso
figurato.»