938a. Questo pensiero non impedisce al suo cuore di sentirsi ferito.
Pertanto, ciò non potrebbe far nascere in lui l'idea che sarebbe più
felice se fosse meno sensibile?
«Sì, se preferisce la felicita
dell'egoista, che è una ben triste felicita! Sappia dunque che gli amici
ingrati che l'abbandonano non sono degni della sua amicizia e che si è
ingannato sul loro conto. Pertanto non deve rimpiangerli. Più tardi ne
troverà altri che sapranno comprenderlo meglio. Compatite coloro che
hanno verso di voi comportamenti riprovevoli, che voi non avete
meritato, perché ne avranno un triste riscontro. Ma non affliggetevene: è
questo il mezzo per mettervi al di sopra di loro.»
La natura
ha dato all'uomo la necessita di amare e di essere amato. Una delle
gioie più grandi, che gli sia concessa sulla Terra, e quella di
incontrare dei cuori che simpatizzino con il suo. Questa gioia gli offre
così le primizie della felicita che gli è riservata nel mondo degli
Spiriti perfetti, dove tutto e amore e benevolenza. È una gioia che
all'egoista è preclusa.