IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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10. Lo Spiritismo ci fa comprendere l'azione della preghiera, spiegando le modalità di trasmissione del pensiero, sia che l'essere pregato venga al nostro appello, sia che il nostro pensiero giunga a lui. Per rendersi conto di ciò che succede in certe circostanze, bisogna immaginare tutti gli esseri, incarnati e disincarnati, immersi nel fluido universale che occupa lo spazio, così come su questa Terra lo siamo noi nell'atmosfera. Questo fluido riceve un impulso dalla volontà, che è il veicolo del pensiero, come l'aria è il veicolo del suono, con la differenza che le vibrazioni dell'aria sono circoscritte, mentre quelle del fluido universale si estendono all'infinito. Perciò, quando il pensiero viene diretto a un essere qualsiasi, sulla Terra o nello spazio, da incarnato a disincarnato o da disincarnato a incarnato, una corrente fluidica si stabilisce dall'uno all'altro, trasmettendo il pensiero come l'aria trasmette il suono.

La forza della corrente è commisurata a quelle del pensiero e della volontà. È così che la preghiera viene captata dagli Spiriti, in qualsiasi posto essi si trovino, è così che gli Spiriti comunicano fra di loro, è così che ci trasmettono le loro ispirazioni, ed è così che si stabiliscono dei rapporti a distanza fra gli incarnati.

Questa spiegazione è rivolta soprattutto a quelli che non con prendono l'utilità della preghiera puramente mistica, la quale non riguarda assolutamente la preghiera a fini pratici, ma ha lo scopo di rendere intelligibili i suoi effetti, dimostrando che essa può avere un'azione diretta ed effettiva. Non per questo essa resta meno subordinata alla volontà di Dio, giudice supremo di tutte le cose, il solo che può rendere la sua azione efficace.