IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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Le sventure nascoste

4. In occasione di grandi calamità, la carità si manifesta in modo sommo e si verificano dei generosi slanci per riparare i disastri. Ma, accanto a questi disastri pubblici, ci sono migliaia di disastri privati che passano inosservati, di persone che giacciono malate senza lamentarsi. Si tratta di disgrazie discrete e nascoste, che la vera generosità sa andare a scoprire senza che venga sollecitata alcuna assistenza.

Chi è quella donna dall'aspetto distinto, dall'abbigliamento semplice ma curato, seguita da una ragazza anch'essa vestita. con riservatezza? Che entra in una casa dall'apparenza poverissima, dove senza dubbio è conosciuta perché sulla porta la si saluta con rispetto? Dove va? Sale fino all'abbaino: là giace una madre circondata dai suoi bambini, e al suo arrivo la gioia brilla negli occhi di quei visi smunti. È colei che viene a lenire i loro dolori, che porta il necessario con dolci e consolanti parole, cosicché il beneficio viene accettato senza arrossire, perché questi sventurati non sono dei mendicanti di professione. Il padre è all'ospedale e la madre non può far fronte alle necessità della famiglia. Grazie a questa signora, quei poveri bambini non soffriranno né la fame né il freddo, andranno a scuola vestiti con abiti caldi e il seno della madre non diverrà arido per i più piccini. Se qualcuno di loro si ammala, la buona signora non avrà alcuna esitazione a prodigarsi per lui in tutto ciò di cui ha bisogno. Da qui, ella si reca all'ospedale per portare al padre qualche sollievo e tranquillizzarlo sulla sorte della famiglia.

All'angolo della strada l'attende un'automobile, un vero magazzino di cose d'ogni genere che porta ai suoi protetti, via via che compie il suo giro di visite. Lei non chiede né la loro fede né le loro opinioni, perché per lei tutti gli uomini sono fratelli e figli di Dio. Al termine della sua missione quotidiana, dice fra sé e sé: ««Ho incominciato bene la mia giornata». Come si chiama, dove abita? Nessuno lo sa: per gli infelici è un nome che non rivela niente. Ma è il loro angelo consolatore. E la sera un concerto di benedizioni si alza verso il Creatore: cattolici, ebrei, protestanti, tutti la benedicono.

Perché quell'abbigliamento così semplice? È perché non vuole insultare la miseria con il suo lusso. Perché si fa accompagnare da sua figlia? È per insegnarle come si fa a praticare la beneficenza. Anche sua figlia vorrebbe fare la carità, ma sua madre le dice: «Che cosa puoi dare, figlia mia, se non hai niente di tuo? Se io ti consegnassi qualcosa da passare agli altri, quale merito avresti? Sarei io per la verità a fare la beneficenza e il merito sarebbe tuo. Non è giusto. Quando andremo a far visita a un ammalato, tu mi aiuterai a curarlo. Ora, prestare delle cure è donare qualcosa. Non ti sembra sufficiente? Niente è più semplice. Impara anche a fare delle cose utili, per esempio, confezionare degli abiti per i bambini. In questo modo tu donerai qualche cosa che viene da te». È così che questa madre veramente cristiana educa sua figlia alla pratica delle virtù insegnate da Cristo. È una Spiritista? Che importa?

In privato, è una donna di società, perché la sua posizione lo esige, ma nessuno sa quello che fa, perché non vuole altra approvazione se non quella di Dio e della sua coscienza. Quando, un giorno, una circostanza imprevista porta da lei una delle sue protette per consegnarle un lavoro. Questa la riconosce e fa per benedire la sua protettrice. «Taci! — le dice. — Guarda di non dirlo a nessuno». Così ha parlato Gesù.