CAPITOLO IX
INTERVENTO DEGLI SPIRITI NEL MONDO CORPOREO
1.Come gli Spiriti possono penetrare nel nostro pensiero. — 2. Influenza occulta degli Spiriti sui nostri pensieri e sulle nostre azioni. — 3. Posseduti. — 4. Convulsionari. — 5. Affetto degli Spiriti per determinate persone. — 6.Angeli custodi. Spiriti protettori, familiari o simpatici. — 7. Presentimenti. — 8.Influenza degli Spiriti sugli avvenimenti della vita. — 9. Azione degli Spiriti sui fenomeni della Natura. — 10. Gli Spiriti nelle battaglie. — 11. Dei patti. — 12. Potere occulto. Talismani. Fattucchieri. — 13. Benedizioni e maledizioni.
Come gli Spiriti possono penetrare nel nostro pensiero.
456. Gli Spiriti vedono tutto ciò che facciamo?
«Possono vederlo in quanto ne siete continuamente circondati, ma ogni Spirito vede solo le cose sulle quali dirige la sua attenzione. Infatti, delle cose che sono loro indifferenti non si occupano.»
457. Gli Spiriti possono conoscere i nostri più segreti pensieri?
«Sovente conoscono ciò che vorreste nascondere a voi stessi. Né atti ne pensieri possono essere loro dissimulati.»
457a. Da ciò sembrerebbe più facile nascondere qualcosa a una persona vivente di quanto non sia possibile farlo a questa stessa persona dopo la sua morte.
«Certamente. E quando credete di esservi ben nascosti, sovente avete intorno a voi una moltitudine di Spiriti che vi stanno osservando.»
458. Che cosa pensano di noi gli Spiriti che ci circondano e che ci osservano?
«Dipende. Gli Spiriti folletti se la ridono delle piccole controversie che vi procurano e si fanno beffe del vostro nervosismo. Gli Spiriti seri vi compiangono per le vostre traversie e cercano di aiutarvi.»
Influenza occulta degli Spiriti sui nostri pensieri e sulle nostre azioni.459. Gli Spiriti influiscono sui nostri pensieri e sulle nostre azioni?
«Per quanto riguarda ciò, la loro influenza è più grande di quanto crediate, perché molto di frequente sono loro che vi guidano.»
460. Noi abbiamo pensieri che ci sono propri e altri che ci vengono suggeriti?
«La vostra anima è uno Spirito che pensa. Voi, di certo, non ignorate che molti pensieri vi arrivano contemporaneamente su uno stesso soggetto, e sovente diametralmente opposti gli uni agli altri. Ebbene, ce ne sono sempre di vostri e di nostri. È questo che vi crea incertezza, perché avete in voi due idee che si combattono.»
461. Come distinguere i pensieri che ci sono propri da quelli che ci vengono suggeriti?
«Quando un pensiero vi viene suggerito è come se una voce vi parlasse. I pensieri propri sono quelli del primo impulso. Del resto per voi questa distinzione non riveste un grande interesse, e sovente e utile non saperlo: l'uomo agisce più liberamente. Se decide per il bene lo fa più volentieri, se prende la cattiva strada, ha solo una maggiore responsabilità.»
462. Gli uomini d'intelligenza e di genio attingono sempre le loro idee nel profondo del loro intimo?
«Qualche volta le idee vengono dal loro stesso Spirito, ma frequentemente esse sono suggerite da altri Spiriti, che li giudicano capaci di comprenderle e degni di trasmetterle. Quando non le trovano in sé stessi, fanno appello all'ispirazione: e un'evocazione che fanno senza rendersene conto.»
Se fosse stato utile distinguere chiaramente i nostri pensieri da quelli che ci vengono suggeriti, Dio ce ne avrebbe dato il mezzo, come ci ha dato quello per distinguere il giorno dalla notte. Quando una cosa e nel vago, è così che conviene che accada. 463. Si dice a volte che il primo impulso è sempre quello buono. È vero?
«Può essere buono o cattivo secondo la natura dello Spirito incarnato. È sempre buono in chi ascolta le buone ispirazioni.»
464. Come distinguere se un pensiero suggerito viene da uno Spirito buono o da uno cattivo?
«Considerate bene la cosa: i buoni Spiriti consigliano solo il bene. Sta a voi distinguere.»
465. A quale scopo gli Spiriti imperfetti ci spingono al male?
«Per farvi soffrire come essi soffrono.»
465a. Questo diminuisce le loro sofferenze?
«No, ma essi lo fanno per invidia nel vedere degli esseri più felici di loro.»
465b. Che genere di sofferenze vogliono farci provare?
«Quelle di un essere appartenente a un ordine inferiore e lontano da Dio.»
466. Perché Dio permette che degli Spiriti ci inducano al male?
«Gli Spiriti imperfetti sono gli strumenti destinati a provare la fede e la costanza degli uomini nel praticare il bene. Tu, essendo Spirito, devi progredire nella scienza dell'infinito, è per questo che passi attraverso le prove del male per giungere al bene. La nostra missione è quella di metterti sulla retta via e, quando delle cattive influenze agiscono su di te, sei tu che le chiami con il desiderio del male, perché gli Spiriti inferiori vengono in tuo aiuto nel male quando tu hai la volontà di commetterlo. Essi possono indurti al male solo quando tu vuoi il male. Se sei incline all'omicidio, ebbene, tu avrai un nugolo di Spiriti che alimenteranno in te questo pensiero. Ma ne avrai anche altri che tenteranno di orientarti verso il bene, cosa che ristabilisce l'equilibrio della bilancia e ti lascia padrone della scelta.»
È così che Dio lascia alla nostra coscienza la scelta del cammino che dobbiamo seguire e la libertà di cedere all'una o all'altra delle influenze contrapposte che vengono esercitate su di noi. 467. Ci si può affrancare dall'influenza degli Spiriti che inducono al male?
«Sì, perché si occupano solo di coloro che li sollecitano con i loro desideri o li attirano con i loro pensieri.»
468. Gli Spiriti, la cui influenza viene respinta con la volontà, rinunciano ai loro tentativi?
«Che cosa vuoi che facciano? Quando non c’è niente da fare, si fanno da parte. Ciononostante stanno in agguato, in attesa del momento favorevole, come il gatto sta in agguato in attesa del topo.»
469. Con quale mezzo si può neutralizzare l'influenza dei cattivi Spiriti?
«Praticando il bene e ponendo tutta la vostra fiducia in Dio, voi respingete l'influenza degli Spiriti inferiori e annientate il predominio che essi vogliono esercitare su di voi. Guardatevi dall'ascoltare le suggestioni degli Spiriti che suscitano in voi cattivi pensieri, che seminano la discordia tra di voi e che suscitano in voi tutte le cattive passioni. Diffidate soprattutto di coloro che fanno leva sul vostro orgoglio, perché vi prendono dal vostro lato debole. Ecco perché Gesù vi fa dire nella preghiera domenicale: "Signore! Fa' che non cadiamo in tentazione, ma liberaci dal male!"»
470. Gli Spiriti che cercano di indurci al male, mettendo così a dura prova la nostra determinazione nel praticare il bene, hanno ricevuto la missione di farlo? E, se è una missione quella che essi compiono, ne sono responsabili?
«Nessuno Spirito riceve la missione di fare il male. Quando lo fa, e per sua stessa volontà e perciò ne subisce le conseguenze. Dio può lasciarlo fare per mettere voi alla prova. Ma non glielo ordina. Sta a voi quindi respingerlo.»
471. Quando proviamo un sentimento di angoscia, di ansietà indefinibile o di soddisfazione interiore senza una causa precisa, ciò attiene unicamente a una disposizione fisica?
«È quasi sempre un effetto delle comunicazioni che voi avete, a vostra insaputa, con gli Spiriti o che voi avete avuto con loro durante il sonno.»
472. Gli Spiriti che vogliono indurci al male non fanno che approfittare delle circostanze in cui ci troviamo o possono far nascere queste circostanze?
«Approfittano delle circostanze, ma sovente le provocano spingendovi, a vostra insaputa, verso l'oggetto della vostra cupidigia. Così, per esempio, una persona trova sul suo cammino una somma di denaro: non crediate che siano stati gli Spiriti ad aver portato il denaro in quel luogo, ma essi possono dare alla persona l'idea di dirigersi verso quella direzione. E allora da loro le viene suggerito il pensiero di impossessarsene, mentre altri Spiriti le suggeriscono di restituire la somma al legittimo proprietario, Lo stesso accade per tutte le altre tentazioni.»
Posseduti.
473. Uno Spirito può momentaneamente entrare nell'involucro di una persona vivente, ossia introdursi in un corpo animato e agire in luogo dello Spirito che vi si trova incarnato?
«Uno Spirito non entra in un corpo come voi entrate in una casa. Si può assimilare con uno Spirito incarnato, che abbia gli stessi difetti e le stesse qualità, per agire congiuntamente. Ma è sempre lo Spirito incarnato che agisce come vuole sulla materia di cui è rivestito. Uno Spirito non può sostituirsi a quello incarnato perché lo Spirito e il corpo sono legati per tutto il tempo designato, fino al termine dell'esistenza materiale.»
474. Se non c’è possessione propriamente detta, ossia coabitazione di due Spiriti nel medesimo corpo, l'anima può trovarsi a dipendere da un altro Spirito così da esserne soggiogata od ossessa al punto che la sua volontà ne venga in qualche modo paralizzata?
«Sì, e questi sono i veri posseduti. Ma tenete presente che questo dominio non si verifica mai senza il concorso di colui che lo subisce,
sia per sua debolezza, sia per suo desiderio. Sovente sono stati presi per posseduti degli epilettici o dei malati mentali che avevano più bisogno di un medico che di un esorcismo.»
La parola posseduto, secondo l'accezione comune, presuppone l'esistenza di demoni, ossia di una categoria di esseri dalla natura perversa, e la coabitazione di uno di questi esseri con l'anima che si trova nel corpo di un individuo. Poiché non ci sono demoni in questo senso, e poiché due Spiriti non possono abitare contemporaneamente lo stesso corpo, non esistono posseduti secondo il significato attribuito a questo termine. Il termine posseduto, deve intendersi solo come la dipendenza assoluta in cui può venire a trovarsi l'anima riguardo a Spiriti imperfetti che la soggiogano. 475. Possiamo allontanare da noi stessi gli Spiriti cattivi e liberarci del loro dominio?
«Si può sempre scuotere un giogo quando se ne abbia la ferma volontà.»
476. Può succedere che la fascinazione esercitata dai cattivi Spiriti sia tale che la persona soggiogata non se ne accorga. Una terza persona potrebbe allora far cessare la soggezione e, in questo caso, quale condizione dovrebbe soddisfare?
«Se è un uomo dabbene, la sua volontà può venirgli in aiuto chiedendo il concorso dei buoni Spiriti, perché quanto più si è
uomini dabbene, tanto più si ha potere sugli Spiriti imperfetti per allontanarli e sui buoni Spiriti per attrarli. Comunque tutto sarebbe inutile se chi e
soggiogato non collabora. Ci sono persone che si compiacciono di una dipendenza che lusinga i loro gusti e i loro desideri. In ogni caso, chi non ha il cuore puro non può esercitare alcuna influenza, perché i buoni Spiriti lo disprezzano, e i cattivi non lo temono.»
477. Le formule di esorcismo hanno qualche efficacia sui cattivi Spiriti?
«No. Quando questi Spiriti vedono che si prende la cosa sul serio, se la ridono e vi si ostinano.»
478. Ci sono delle persone che, pur animate da buone intenzioni, cionondimeno sono ossesse. Qual è il mezzo migliore per liberarsi degli Spiriti ossessori?
«Fiaccare la loro insistenza, non tenere in alcun conto le loro suggestioni, mostrare loro che perdono solo tempo. Allora, quando vedono che non c’è niente da fare, se ne vanno.»
479. la preghiera è un mezzo efficace per guarire dall'ossessione?
«La preghiera è sempre un potente soccorso in tutto. Ma siate pur certi che non basta bisbigliare qualche parola per ottenere ciò che si desidera. Dio assiste coloro che agiscono e non quelli che si limitano a chiedere. Bisogna dunque che l'ossesso faccia da parte sua ciò che è necessario perché sia eliminata in lui stesso la causa che attira gli Spiriti malvagi.» (vedere
Il Libro dei Medium, al capitolo su "
L'ossessione").
480. Che cosa pensare della cacciata dei demoni di cui si parla nel Vangelo?
«Dipende dall'interpretazione. Se voi chiamate
demonio uno Spirito cattivo che soggioga un individuo, quando la sua influenza sarà annientata, esso sarà veramente cacciato. Se una vostra malattia viene attribuita al demonio, una volta che avrete debellato la malattia, potrete anche dire che avete scacciato il demonio. Una cosa può essere vera o falsa secondo il significato che si attribuisce alle parole. Le più grandi verità possono sembrare assurde quando si tenga conto solo della forma e quando si prenda l'allegoria per la realtà. Cercate di comprendere bene ciò e fatene tesoro: si tratta di regole di larga applicazione.»
Convulsionari.
481. Gli Spiriti giocano un certo ruolo nei fenomeni che si generano in individui designati con il nome di convulsionari?
«Sì. Un ruolo molto grande, come quello del magnetismo che n e è la causa prima. Ma la ciarlataneria ha sovente sfruttato ed esagerato questi fenomeni, facendo cadere nel ridicolo i convulsionari.»
481a. In generale di quale natura sono gli Spiriti che concorrono a questo genere di fenomeni?
«Di natura poco elevata. Credete forse che gli Spiriti superiori si divertano con cose di questo genere?»
482. Come può lo stato anormale dei convulsionari e di coloro che soffrono di crisi nervose in genere diffondersi improvvisamente in tutta una popolazione?
«Per effetto simpatico. Le disposizioni morali si comunicano molto facilmente in certi casi. Nessuno di voi e così estraneo agli effetti magnetici da non comprendere questo e come certi Spiriti debbano prendervi parte per simpatia verso quelli che li provocano.»
Fra le strane facoltà che si notano nei convulsionari, si riconoscono facilmente quelle di cui il sonnambulismo e il magnetismo offrono numerosi esempi. Tali sono, tra le altre, l'insensibilità fisica, la trasmissione del pensiero, la trasmissione per simpatia dei dolori ecc. Non si può dunque dubitare che queste persone in preda a crisi nervose si trovino in una sorta di sonnambulismo allo stato di veglia, provocato dall'influenza che gli uni esercitano sugli altri. Essi sono a loro volta magnetizzatori e magnetizzati a loro insaputa. 483. Qual e la causa dell'insensibilità fisica che si nota sia in certi convulsionari, sia in taluni individui sottoposti alle più atroci torture?
«In alcuni si tratta di un effetto esclusivamente magnetico, che agisce sul sistema nervoso allo stesso modo di certe sostanze. In altri l'esaltazione del pensiero attenua la sensibilità cosicché la vita sembra essersi ritirata dal corpo per trasferirsi nello Spirito. Non sapete forse che quando lo Spirito e fortemente preoccupato per una cosa, il corpo non sente, non vede e non ode niente?»
L'esaltazione fanatica e l'entusiasmo offrono sovente, nei supplizi, l'esempio di una calma e di un sangue freddo che non potrebbero trionfare su un dolore acuto, se non si ammettesse che la sensibilità si trova neutralizzata da una sorta di effetto anestetico. Si sa che nell'ardore della battaglia sovente non ci si accorge di una grave ferita mentre, in circostanze ordinarie, una scalfittura farebbe trasalire.
Poiché questi fenomeni dipendono da una causa fisica e dall'azione di certi Spiriti, ci si potrebbe domandare come, in certi casi, sia potuto dipendere dall'autorità farli cessare. La ragione di ciò è semplice. L'azione degli Spiriti in questi casi e solo secondaria, poiché non fanno che approfittare di una disposizione naturale. L'autorità non ha soppresso questa disposizione, ma ha soppresso la causa che la manteneva e la esaltava. Da attiva l'ha resa latente e ha avuto ragione ad agire così, poiché ne risultava abuso e scandalo. Si sa, del resto, che interventi di questo genere non hanno successo quando l'azione degli Spiriti è diretta e spontanea. Affetto degli Spiriti per determinate persone.
484. Gli Spiriti, affettivamente, hanno preferenze per certe persone
«Gli Spiriti buoni simpatizzano per gli uomini dabbene, o per quelli suscettibili di miglioramento. Gli Spiriti inferiori simpatizzano per gli uomini viziosi o che possono diventarlo. Da qui il loro attaccamento, conseguenza della somiglianza dei sentimenti.»
485. L'affetto degli Spiriti per certe persone è esclusivamente morale?
«Il vero affetto non ha niente di carnale. Ma, quando uno Spirito si attacca a una persona, non sempre e per affetto, poiché vi si può mescolare un ricordo di passioni umane.»
486. Gli Spiriti si interessano alle nostre disgrazie e alla nostra prosperata? Quelli che ci vogliono bene si affliggono per le sofferenze che proviamo durante la vita?
«Gli Spiriti buoni fanno tutto il bene possibile e sono felici di tutto ciò che vi fa felici. Si affliggono per i vostri mali quando non li sopportate con rassegnazione, poiché questi mali sono senza beneficio per voi, in quanto voi vi comportate come il malato che rifiuta l'amara pozione che deve guarirlo.»
487. Qual è il tipo di male per cui più si affliggono gli Spiriti nei nostri confronti? Si tratta di male fisico o di male morale?
«Si affliggono per il vostro egoismo e la vostra durezza di cuore: poiché da ciò deriva tutto. Essi si beffano di tutti quei mali immaginari che nascono dall'orgoglio e dall'ambizione e si rallegrano per quei mali che abbreviano il vostro tempo di prova.»
Gli Spiriti, sapendo che la vita fisica e solo transitoria e che le tribolazioni che l'accompagnano sono dei mezzi per arrivare a uno stato migliore, si affliggono per noi più per le cause morali che ce ne allontanano che per i mali fisici che sono solo passeggeri.
Gli Spiriti si prendono poca cura delle disgrazie che non riguardano altro che le nostre idee mondane, così come noi facciamo riguardo ai dispiaceri puerili dell'infanzia.
Lo Spirito, che vede nelle afflizioni della vita un mezzo di avanzamento per noi, le considera come la crisi momentanea che deve salvare il malato. Ha compassione per le nostre sofferenze come noi ne abbiamo per quelle di un amico. Ma, vedendo le cose da un punto di vista più giusto, egli le giudica in modo diverso dal nostro. Mentre gli Spiriti buoni mettono in rilievo il nostro coraggio nell'interesse del nostro avvenire, quelli cattivi ci spingono alla disperazione per comprometterlo. 488. I nostri parenti e i nostri amici, che ci hanno preceduti nell'altra vita, hanno per noi più simpatia di quegli Spiriti che ci sono estranei?
«Senza dubbio e sovente vi proteggono come Spiriti, secondo quanto è in loro potere.»
488a. Sono sensibili all'affetto che manteniamo verso di loro?
«Molto sensibili, ma dimenticano chi li dimentica.»
Angeli custodi. Spiriti protettori, familiari o simpatici.
489. Ci sono degli Spiriti che si legano a un individuo in particolare per proteggerlo?
«Sì. Il fratello spirituale, quello che chiamate il buono Spirito o il buon genio.»
490. Che cosa si deve intendere per Angelo Custode?
«Lo Spirito protettore di un ordine elevato.»
491. Qual è la missione dello Spirito protettore?
«Quella di un padre per i suoi figli. Condurre cioè il suo protetto sulla buona via, aiutarlo con i suoi consigli, consolarlo nelle sue afflizioni, sostenere il suo coraggio nelle prove della vita.»
492. Lo Spirito protettore è attaccato all'individuo fin dalla sua nascita?
«Dalla nascita alla morte e molte volte lo segue dopo la morte nella vita spiritista e anche in numerose esistenze corporee perché queste esistenze non sono che fasi molto brevi in confronto alla vita dello Spirito.»
493. La missione dello Spirito protettore è volontaria od obbligatoria?
«Lo Spirito è obbligato a vegliare su di voi, perché ha accettato questo compito, ma può scegliere fra gli esseri che gli sono simpatici. Per alcuni e un piacere, per altri una missione o un dovere.»
493a. Legandosi a una persona, lo Spirito rinuncia a proteggerne delle altre?
«No. Ma lo fa in modo meno esclusivo.»
494. Lo Spirito protettore è fatalmente legato all'essere affidato alla sua custodia?
«Succede sovente che certi Spiriti lascino la loro posizione per adempiere varie missioni. Ma in questo caso vengono sostituiti.»
495. Lo Spirito protettore abbandona qualche volta il suo protetto, quando questi si ribella ai suoi consigli?
«Si allontana quando vede che i suoi consigli sono inutili e quando la volontà del suo protetto, di subire cioè l'influenza degli Spiriti inferiori, è più forte. Ma non lo abbandona completamente e si fa sempre sentire, ed è allora che l'uomo si tappa le orecchie. Però ritorna non appena lo si chiami.
È una dottrina che dovrebbe convertire anche i più increduli, per il suo fascino e per la sua dolcezza: e la dottrina degli angeli custodi. Pensare di avere sempre accanto a sé degli esseri a voi superiori, che sono sempre pronti a darvi dei consigli, a sostenervi, ad aiutarvi a scalare l'impervia montagna del bene, che sono amici più sicuri e più devoti dei legami più intimi che si possano intrecciare su questa Terra, non è forse un pensiero molto consolante? Questi esseri sono lì per ordine di Dio. È Lui che li ha messi accanto a voi, ed essi sono lì per amore di Dio e compiono presso voi una bella per quanto difficile missione. Sì, ovunque voi siate, l'angelo custode sarà con voi: carceri, ospedali, luoghi di corruzione, solitudine, niente vi separa da questo amico che non potete vedere, ma di cui la vostra anima sente i più dolci impulsi e intende i saggi consigli.
Perché non conoscete meglio questa verità? Quante volte vi aiuterebbe nei momenti di crisi, quante volte vi salverebbe dagli Spiriti cattivi! Ma nel grande giorno, questo angelo del bene dovrà spesso dirvi: "Non te l'ho forse detto? E tu non l'hai fatto. Non ti ho forse mostrato l'abisso? E tu ci sei precipitato. Non ti ho forse fatto sentire nella coscienza la voce della verità? E tu hai seguito i consigli della menzogna." Ah! interrogate i vostri angeli custodi, stabilite fra loro e voi quella tenera intimità che regna fra gli amici migliori. Non pensate di poter loro nascondere niente, perché sono l'occhio di Dio e non potete ingannarli. Pensate al futuro. Cercate di progredire in questa vita e le vostre prove saranno più brevi e le vostre esistenze più felici. Andiamo, uomini, coraggio! Gettate lontano da voi, una volta per tutte, pregiudizi e idee arretrate, entrate nella nuova via che si apre davanti a voi. Marciate! Marciate! Avete delle guide, seguitele: lo scopo non può mancarvi, perché questo scopo è Dio stesso.
A quelli che pensassero che è impossibile per degli Spiriti veramente elevati sobbarcarsi in ogni momento un compito così arduo, noi diremo che influenziamo le vostre anime anche quando ci troviamo a parecchi milioni di chilometri da voi. Per noi lo spazio e niente e pur vivendo in un altro mondo, i nostri Spiriti conservano il loro legame con il vostro. Noi fruiamo di qualità che voi non potete comprendere, ma siate certi che Dio non ci ha imposto un compito superiore alle nostre forze e che non vi ha abbandonati soli sulla Terra, senza amici e senza sostegno. Ogni angelo custode ha il suo protetto sul quale veglia, come un padre veglia sul proprio figlio. È felice quando lo vede sulla buona strada, è triste quando i suoi consigli non sono ascoltati.
Non temete di affaticarci con le vostre richieste. Siate invece sempre in rapporto con noi: sarete più forti e più felici. Sono proprio le comunicazioni di ogni uomo con il suo Spirito familiare che fanno di tutti gli uomini dei medium, medium oggi ignorati ma che si manifesteranno più avanti e dilagheranno come un oceano infinito per soffocare l'incredulità e l'ignoranza. Uomini istruiti, istruite! Uomini di talento, elevate i vostri fratelli! Voi non sapete quale opera compireste così: è quella del Cristo, quella che Dio vi impone. Perché Dio vi avrebbe dato l'intelligenza e la scienza se non per farne partecipi i vostri fratelli, per farli avanzare sulla strada del bene e della felicita eterna?»
SAN LUIGI, SANT'AGOSTINO
La dottrina degli angeli custodi, che vegliano sui loro protetti nonostante la distanza che separa i mondi, non ha niente che debba sorprendere. Al contrario, essa e grande e sublime. Non vediamo forse sulla Terra dei padri vegliare sui figli, anche se lontani, e aiutarli con i loro consigli per corrispondenza? Che cosa ci sarebbe dunque di tanto impressionante nel fatto che gli Spiriti possano guidare coloro che prendono sotto la loro protezione, da un mondo all'altro, dal momento che per loro la distanza che separa i mondi è minore di quella che sulla Terra separa i continenti? Non hanno essi inoltre quel fluido universale che, collegando tutti i mondi e rendendoli solidali, è uno straordinario veicolo della trasmissione del pensiero, come l'aria e per noi il veicolo della trasmissione del suono? 496 Lo Spirito che abbandona il suo protetto, non facendogli più del bene, può fargli del male?
«I buoni Spiriti non fanno mai del male, semmai lo lasciano fare a quelli che prendono il loro posto. E allora voi accusate la sorte delle disgrazie che vi accadono, mentre vostra è la colpa.»
497. Lo Spirito protettore può lasciare il suo protetto alla merce di uno Spirito che potrebbe volergli del male?
«Ci sono degli Spiriti malvagi che si riuniscono per neutralizzare l'azione dei buoni; ma, se il protetto lo vuole, restituirà al suo buono Spirito ogni forza. Può darsi pero che il buono Spirito trovi una buona volontà per aiutare altrove e, in attesa di ritornare presso il suo protetto, ne approfitta.»
498. Quando lo Spirito protettore lascia che il suo protetto possa fuorviare nella vita, si tratta di impotenza, da parte sua, a lottare contro degli Spiriti malevoli?
«Non è perché non può, bensì perché non vuole. Il suo protetto esce dalle prove più perfetto e più istruito. Lo assiste con dei consigli attraverso i buoni pensieri che gli suggerisce, ma che sfortunatamente non sempre vengono ascoltati. Sono la debolezza, l'indifferenza o l'orgoglio dell'uomo che danno forza ai cattivi Spiriti Il loro potere su di voi deriva solo dal fatto che voi non opponete loro alcuna resistenza.»
499. Lo Spirito protettore è costantemente con il suo protetto? Non esiste nessuna circostanza nella quale, pur senza abbandonarlo, lo perda di vista?
«Ci sono delle circostanze in cui la presenza dello Spirito protettore accanto al suo protetto non è necessaria.»
500. Arriva un momento in cui lo Spirito non ha più necessita dell'angelo custode?
«Sì. Quando e in grado di gestirsi da solo. Così come arriva un momento in cui l'allievo non ha più bisogno del maestro. Però questo sulla vostra Terra non succede.»
501. Perché fazione degli Spiriti sulla nostra esistenza è occulta? Perché, quando ci proteggono, non lo fanno in modo palese?
«Se voi contaste sul loro appoggio non agireste da voi stessi, e il vostro Spirito non progredirebbe. Perché possa avanzare, gli ci vuole dell'esperienza e sovente bisogna che l'acquisisca a proprie spese. Deve esercitare le sue forze, poiché senza do sarebbe come un bambino a cui non fosse mai concesso di camminare da solo. L'azione degli Spiriti che vi vogliono bene è sempre regolata in modo da lasciarvi il vostro libero arbitrio perché, se non avete delle responsabilità, non procedete nel cammino che deve condurvi a Dio. L'uomo, non vedendo il suo sostegno, si affida alle proprie forze. Comunque, la sua guida continua a vegliare su di lui e di tanto in tanto lo avverte di stare attento a un pericolo.»
502. Lo Spirito protettore che riuscisse a condurre il suo protetto sulla retta via trarrebbe per sé un qualche beneficio?
«È un merito di cui si tiene conto, sia riguardo al suo avanzamento sia riguardo alla sua felicita. Egli è felice quando vede il suo impegno coronato da successo, ne va fiero come un precettore va fiero dei successi del suo discepolo.»
502a. È responsabile se non ci riesce?
«No, poiché ha fatto tutto ciò che dipendeva da lui.»
503. Lo Spirito protettore, che vede il suo protetto seguire una cattiva strada malgrado i suoi avvertimenti, non prova della pena? E ciò non è causa per lui di turbamento alla sua felicità?
«Si rattrista per gli errori del suo protetto e se ne lamenta, ma questa afflizione non è l'angoscia della paternità terrena, perché sa che c’è rimedio al male e che ciò che non si fa oggi si farà domani.»
504. Possiamo sapere sempre il nome del nostro Spirito o angelo custode?
«Come pretendete di conoscere dei nomi che per voi non esistono? Credete forse che fra gli Spiriti ci siano solo quelli che voi conoscete?»
504a. Allora come possiamo invocarli se non li conosciamo?
«Dategli il nome che volete, quello di uno Spirito superiore per il quale avete della simpatia o della venerazione. Il vostro Spirito protettore verrà alla vostra chiamata, perché tutti i buoni Spiriti sono fratelli e si assistono fra di loro.»
505. Gli Spiriti protettori, che prendono dei nomi conosciuti, sono sempre realmente quelli delle persone che portavano questi nomi?
«No. Ma sono nomi di Spiriti a loro simpatici, e che sovente vengono per loro ordine. Avete proprio bisogno di un nome? Allora essi ne prendono uno che vi ispiri fiducia. D'altronde quando voi non potete compiere una missione di persona, inviate un altro voi stesso che agisca a nome vostro.»
506. Quando saremo nella vita spiritista, riconosceremo il nostro Spirito protettore?
«Sì, perché sovente lo conoscevate già prima di incarnarvi.»
507. Gli Spiriti protettori appartengono tutti alla classe degli Spiriti superiori? Se ne possono trovare di livello intermedio? Un padre, per esempio, può diventare lo Spirito protettore di suo figlio?
«Lo può. Ma la protezione presuppone non solo un certo grado di elevatezza, ma anche un potere e una virtù in più accordati da Dio. Un padre, che protegga suo figlio, può essere lui stesso assistito da uno Spirito più elevato.»
508. Gli Spiriti che hanno lasciato la Terra in buone condizioni possono sempre proteggere quelli che amano e che sono a loro sopravvissuti?
«Il loro potere è più o meno limitato. La posizione in cui si trovano non sempre lascia loro ogni libertà di agire.»
509. Gli uomini allo stato selvaggio, o in stato d'inferiorità morale, hanno anch’essi i loro Spiriti protettori? E, in tal caso, questi Spiriti sono di un ordine tanto elevato quanto quello degli uomini più avanzati?
«Ogni uomo ha uno Spirito che veglia su di lui, ma le missioni sono relative al loro obiettivo. Voi non assegnate a un bambino che debba imparare a leggere un professore di filosofia. Il progresso dello Spirito familiare segue quello dello Spirito protetto. Avendo voi uno Spirito superiore che veglia su di voi, potete a vostra volta diventare il protettore di uno Spirito inferiore, e i progressi che voi lo aiuterete a compiere, contribuiranno al vostro avanzamento. Dio non chiede allo Spirito più di quanto non comportino la sua natura e il grado di elevatezza al quale egli è pervenuto.»
510. Allorché il padre che vigila sul proprio figlio si reincarnerà continuerà a vegliare su di lui?
«È più difficile. Ma, in un momento di scioglimento dai legami, prega uno Spirito simpatico di assisterlo in questa missione. D'altra parte gli Spiriti accettano solo missioni che possono assolvere fino alla fine.
Lo Spirito incarnato, soprattutto nei mondi dove l'esistenza è ancora molto materiale, dipende troppo dal suo corpo per poter dedicarsi completamente a un altro Spirito, ossia assisterlo personalmente. Per questo, quelli che non sono abbastanza elevati vengono a loro volta assistiti da Spiriti superiori, in modo che, se uno si assenta per un motivo qualsiasi, viene sostituito da un altro.»
511. Oltre allo Spirito protettore, uno Spirito cattivo è attaccato a ogni individuo con lo scopo di spingerlo al male e fornirgli l'occasione di lottare fra il bene e il male?
«
Attaccato non è il termine esatto. È pur vero che i cattivi Spiriti cercano di sviare dal buon cammino quando se ne presenta l'occasione. Ma quando uno di loro si lega a un individuo, lo fa di sua volontà perché spera di essere ascoltato. È allora che c’è la lotta fra il buono e il cattivo, e vince quello al quale l'uomo lascia prendere il predominio su di sé.»
512. Possiamo avere più Spiriti protettori?
«Ogni uomo ha sempre degli Spiriti simpatici, più o meno elevati, che gli sono affezionati e s'interessano a lui, ma ne ha anche di quelli che lo coadiuvano nel male.»
513. Gli Spiriti simpatici agiscono in virtù di una missione?
«Qualche volta possono avere una missione temporanea, ma per lo più sono sollecitati dall'affinità di pensiero e di sentimento tanto nel bene come nel male.»
513a. Sembrerebbe risultare da ciò che gli Spiriti simpatici possono essere buoni o cattivi.
«È così. L'uomo trova sempre degli Spiriti che simpatizzano con lui, qualunque sia il suo carattere.»
514. Gli Spiriti familiari sono gli stessi Spiriti simpatici o sono gli Spiriti protettori?
«Ci sono molte gradazioni nella protezione e nella simpatia. Date loro il nome che volete. Lo Spirito familiare è piuttosto l'amico di casa.»
Dalle spiegazioni precedenti e dalle osservazioni fatte sulla natura degli Spiriti che si legano all'uomo, si può dedurre quanto qui di seguito spieghiamo.
Lo Spirito protettore, angelo custode o buon genio, e quello che ha per missione di seguire l'uomo nel corso della sua vita e di aiutarlo a progredire. È sempre di natura superiore a quella del protetto.
Gli Spiriti familiari si legano a certe persone, con legami più o meno duraturi, con l'intento di essere loro utili, nei limiti delle proprie possibilità sovente assai limitate. Sono buoni, ma a volte poco avanzati e persino un po' leggeri. Si occupano volentieri dei particolari della vita intima e agiscono solo su ordine o con il permesso degli Spiriti protettori.
Gli Spiriti simpatici sono quelli che attraggono su di noi affetti particolari e una certa affinità di gusti e di sentimenti nel bene come nel male. La durata delle loro relazioni e quasi sempre subordinata alle circostanze.
Il cattivo genio è uno Spirito imperfetto o perverso che si lega all'uomo con lo scopo di sviarlo dal bene, ma agisce di sua propria volontà e non in nome di una missione. La sua ostinazione è in rapporto all'accesso più o meno facile che incontra. L'uomo è sempre libero di ascoltare la sua voce o di respingerla. 515. Che cosa si deve pensare di quelle persone che sembrano legarsi a certi individui per spingerli fatalmente a perdersi, oppure per guidarli sulla retta via?
«Certe persone in effetti esercitano sugli altri una specie di fascinazione che sembra irresistibile. Quando ciò accade riguardo al male, si tratta di Spiriti malvagi che si servono di altri Spiriti malvagi per meglio dominare. Dio può permettere questo per mettervi alla prova.»
516. Il nostro genio buono e quello cattivo potrebbero incarnarsi per accompagnarci nella vita in modo più diretto?
«A volte questo succede. Ma sovente incaricano di questa missione anche altri Spiriti incarnati, che sono loro simpatici.»
517. Ci sono degli Spiriti che si legano a un'intera famiglia per proteggerla?
«Certi Spiriti si legano ai membri di una stessa famiglia, che vivono insieme e che sono uniti da affetto. Ma non crediate che siano Spiriti protettori dell'orgoglio delle razze.»
518. Gli Spiriti, essendo attratti da singoli individui per simpatia, sono egualmente attratti dalle collettività per delle cause particolari?
«Gli Spiriti vanno di preferenza dove ci sono individui simili a loro. Là si trovano più a loro agio e sono più sicuri di essere ascoltati. L'uomo attira a sé gli Spiriti in ragione delle sue tendenze, sia ch'egli sia solo, sia che formi una collettività, quale una società, una città o un popolo. Ci sono pertanto delle società, delle città e dei popoli che sono assistiti da Spiriti più o meno elevati, secondo il carattere e le passioni che vi dominano. Gli Spiriti imperfetti si allontanano da coloro che li respingono. Ne risulta che il perfezionamento morale di ogni
collettività, come quello degli individui, tende ad allontanare gli Spiriti cattivi e ad attirare i buoni, che stimolano e mantengono il sentimento del bene nelle masse, come altri possono insinuarvi le cattive passioni.»
519. I raggruppamenti di individui, come le società, le città e le nazioni, hanno i loro particolari Spiriti protettori?
«Sì, perché questi raggruppamenti sono delle individualità collettive che marciano con uno scopo comune e che pertanto necessitano di una guida superiore.»
520. Gli Spiriti protettori delle masse sono di una natura più elevata di quella degli Spiriti che si legano ai singoli individui?
«Tutto e relativo al grado di avanzamento delle masse, esattamente come per gli individui.»
521. Certi Spiriti possono favorire il progresso delle arti proteggendo coloro che se ne occupano?
«Esistono Spiriti che sono dei protettori speciali e assistono gli artisti che li invocano, quando pero li ritengano degni di ciò. Ma che volete che facciano con quelli che credono di essere ciò che non sono? Non possono certo far sì che i ciechi vedano né che i sordi odono.»
Gli Antichi ne avevano fatto delle Divinità speciali. Le Muse altro non erano che la personificazione allegorica degli Spiriti protettori delle scienze e delle arti, così come designavano con il nome di Lari o di Penati gli Spiriti protettori della famiglia. Anche attualmente le arti, le varie industrie, le citta, le contrade hanno i loro patroni protettori, che altro non sono che gli Spiriti superiori, ma sotto altri nomi.
Avendo ogni uomo i propri Spiriti simpatici, ne consegue che in tutte le collettività la maggior parte degli Spiriti simpatici e in rapporto con la maggior parte degli individui e che gli Spiriti estranei vi sono attirati dall'affinità dei gusti e delle idee. In una parola, certe collettività, così come gli individui, sono più o meno circondate, assistite e influenzate a seconda della natura delle idee della moltitudine.
Presso i popoli, le cause di attrazione degli Spiriti sono i costumi, le abitudini, il carattere dominante e soprattutto le leggi, perché il carattere di una nazione si riflette nelle sue leggi. Gli uomini, che si adoperano perché regni la giustizia, combattono l'influenza dei cattivi Spiriti. Ovunque, dove le leggi consacrano delle cose ingiuste, contrarie all'umanità, i buoni Spiriti sono in minoranza, e la massa dei cattivi Spiriti che vi affluisce mantiene la nazione sotto le proprie idee e paralizza le parziali buone influenze, perdutosi nella moltitudine, come una spiga in mezzo ai rovi. Studiando i costumi dei popoli, o di ogni collettività di uomini, e quindi agevole farsi un'idea della popolazione occulta che esercita la sua influenza sul loro pensiero e sulle loro azioni. 522. Il presentimento è sempre un avvertimento dello Spirito protettore?
«Il presentimento è il consiglio intimo e occulto di uno Spirito che vi vuole bene. Esso sta anche alla base dell'intuizione riguardo alla scelta che si f a. È la voce dell'istinto. Lo Spirito, prima di incarnarsi, ha conoscenza delle principali fasi della sua esistenza, ossia del genere di prove nelle quali dovrà impegnarsi. Quando le prove hanno un carattere rilevante, lo Spirito ne conserva una sorta d'impressione nel proprio intimo, e questa impressione, che è la voce dell'istinto, risvegliandosi quando il momento si avvicina, diventa presentimento.»
523. I presentimenti e la voce dell'istinto hanno sempre qualche cosa di vago. Che cosa dobbiamo fare nell'incertezza?
524. Gli avvertimenti dei nostri Spiriti protettori hanno come unico obiettivo la condotta morale oppure anche la condotta da tenere nelle cose della vita privata?
«Tutt'e due. Essi tentano di farvi vivere il meglio possibile, pero sovente voi siete sordi ai buoni consigli e siete infelici per colpa vostra.»