III
Voi volete, dite voi, guarire il
vostro secolo da una mania che minaccia di invadere il mondo.
Preferireste forse che il mondo fosse invaso dall'incredulità che
cercate di diffondere? Non è forse alla mancanza di ogni credo che si
deve attribuire l'indebolimento dei legami familiari e la maggior parte
dei disordini che minano la società? Dimostrando l'esistenza e
l'immortalità dell'anima, lo Spiritismo ravviva la fede nel futuro,
solleva gli animi depressi, fa sopportare con rassegnazione le
vicissitudini della vita. Osereste chiamare questo un male? Due dottrine
sono a confronto: l'una che nega il futuro, l'altra che lo proclama e
lo dimostra, l'una che non spiega niente, l'altra che spiega tutto e,
proprio per questo, si rivolge alla ragione, l'una sancisce l'egoismo,
l'altra offre un fondamento alla giustizia, alla carità e all'amore dei
suoi simili; la prima mostra solo il presente e annulla tutte le
speranze, la seconda consola e mostra il vasto campo dell'avvenire. Qua 1
è la più dannosa?
Certuni, e fra i più scettici, si fanno
apostoli della fratellanza e del progresso. Ma la fratellanza presuppone
il disinteresse, l'abnegazione della personalità. Con la vera
fratellanza, l'orgoglio e un'anomalia. Con quale diritto volete imporre
un sacrificio a colui al quale dite che quando è morto tutto è finito
per lui, e che domani forse non sarà altro che un vecchio arnese
scassato e gettato tra i rifiuti? Quale ragione avrebbe d'imporsi una
qualsiasi privazione? Non è più naturale che, nei brevi istanti che gli
concedete, cerchi di vivere il meglio possibile? Da qui il desiderio di
possedere molto per godere di più. Da questo desiderio nasce la gelosia
verso coloro che possiedono più di lui. E da questa gelosia al desiderio
d'impossessarsi di ciò che essi hanno, non c’è che un passo. Che cosa
lo trattiene? La legge? Ma la legge non contempla tutti i casi. Mi
direte che è la coscienza il sentimento del dovere? Ma su che cosa
basate il sentimento del dovere? Questo sentimento ha ragion d'essere
con la credenza secondo la quale tutto finisce con la vita? Con questo
credo una sola massima è logica: ognuno per sé. Le idee di fratellanza,
di coscienza, di dovere, di umanità e dello stesso progresso non sono
che vane parole. Oh voi, che proclamate simili dottrine, non sapete il
male che fate alla società né di quanti crimini vi assumete la
responsabilità! Ma perché parlo di responsabilità? Per lo scettico,
assolutamente non esiste. Egli rende omaggio solo alla materia.