549. Ce qualcosa di vero nei patti con í cattivi Spiriti?
«No.
Non ci sono dei patti, ma una cattiva natura che simpatizza con i
cattivi Spiriti. Per esempio: se si vuole tormentare il proprio vicino, e
non si sa in che modo prendersela con lui, allora ci si appella a degli
Spiriti inferiori che, come gli uomini cattivi, vogliono solo il male
e, per aiutarci, esigono che li si assecondi nei loro cattivi propositi.
Ma da ciò non consegue che quel tale vicino non possa sbarazzarsi di
loro con una macchinazione contraria e di sua volontà. Chi vuole
commettere una cattiva azione chiama in aiuto proprio degli Spiriti
cattivi. Egli è perciò obbligato a servirli come essi fanno per lui,
perché anch'essi hanno bisogno di lui per attuare il male che vogliono
commettere. Solo in ciò consiste il patto.»
La dipendenza dagli
Spiriti inferiori, in cui qualche volta si trova l'uomo, proviene dal
suo abbandonarsi ai cattivi pensieri che quelli gli suggeriscono, e non
da un qualsiasi patto fra loro e lui. Il patto, nel senso comune
attribuito a questo termine, è una allegoria, che rappresenta una natura
malvagia che simpatizza per gli Spiriti maligni.